Appuntamento // 21 marzo

Trapani, tutti i seminari del 21 marzo

I seminari tematici di approfondimento, organizzati in collaborazione con associazioni, realtà di base, giornalisti ed esperti.

Trapani, tutti i seminari del 21 marzo

 


Come ogni anno la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie prevede nel pomeriggio dei seminari di approfondimento.
L'accredito è previsto a partire dalle ore 14, con inizio ore 14.30 e conclusione dei lavori per le 16.30.
Per iscriversi è necessario compilare il form al link

Per informazioni ulteriori seminari.21marzo@libera.it

ISCRIVITI AI SEMINARI 

 

Elenco Seminari ore 14.30/16.30 

  1. Fare antimafia nel mondo del lavoro- etica e responsabilità sociale d'impresa (Complesso San Domenico, salita San Domenico- Trapani) Libera promuove insieme a Cgil, Cisl, Uil un seminario dedicato al ruolo del sindacato nella lotta alle infiltrazioni mafiose. Attraverso interventi di esperti, rappresentanti istituzionali e sindacalisti, verranno analizzate le strategie per promuovere trasparenza, legalità e responsabilità sociale d’impresa. Il dibattito toccherà temi come il contrasto al caporalato, la tutela dei lavoratori e il monitoraggio degliappalti pubblici, con l’obiettivo di rafforzare la cultura della legalità e della giustizia sociale
  2. Dalla confisca alla rigenerazione, restituire il maltolto attraverso percorsi ad elevato impatto sociale (Sala Fulvio Sodano- Piazza Municipio, Trapani)  Dalla legge Rognoni La Torre del 1982, passando per il milione di firme raccolte nel '96 che ha portato all'approvazione della legge 109/96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati, fino ai giorni nostri. Lo stato dell'arte nel riutilizzo dei beni confiscati, l'attacco alle misure di prevenzione e le buone pratiche di rigenerazione che restituiscono alla comunità valore sociale e materiale. I beni confiscati come beni comuni, come ingranaggi di un meccanismo trasformativo, che possono rispondere a domande di cambiamento della comunità generando elevato impatto sociale. 
  3. Alle radici dell'ecomafia. L'aggressione criminale all'ambiente nelle regioni del Sud (Aula Magna Simone Catalano- via Marinella 2, Trapani) Camorra, ‘ndrangheta, cosa nostra, sacra corona unita e più recentemente mafia foggiana, hanno saccheggiato le risorse ambientali, accumulando enormi profitti e infiltrandosi nell’economia legale, soprattutto nelle filiere relative alla gestionedei rifiuti e al ciclo del cemento. Gli affari dell’ecomafia si sono intrecciati con malgoverno del territorio, connivenze nel mondo delle professioni e delle imprese, consentendo alla mafie di “accumulare” relazioni, risorse economiche e “competenze”. Come rafforzare gli “antidoti”, legislativi ma non solo, e “invertire rotta” nelle politiche di tutela e gestione delle risorse ambientali,a partire dal nostro Mezzogiorno.
  4. Per un'Europa di Pace: armi e traffico di vite, foraggio per le mafie (Museo San Rocco- secondo piano- via Turretta, 12- Trapani) Migliaia di uomini, donne e bambini finiscono nelle maglie del traffico di esseri umani, gestito da reti criminali transnazionali che trasformano la speranza di una vita migliore in una spirale di sfruttamento. Allo stesso tempo, il commercio illecito di armi alimenta conflitti e repressione, rendendo ancora più difficile immaginare un futuro di pace e giustizia. Ma in questo scenario complesso esistono resistenze e percorsi di cambiamento: il giornalismo indipendente, l’attivismo e il lavoro di chi salva vite in mare raccontano un’altra possibilità.  Un’occasione di confronto tra studiosi, giornalisti e attivisti per comprendere il ruolo delle mafie nei traffici che attraversano il Mediterraneo.
  5. Ripartire dallo sguardo: la risposta educativa alla violenza giovanile (Sala Grande San Domenico- Salita San Domenico, Trapani) In ogni gesto delle ragazze e dei ragazzi c'è sempre un contenuto, spesso legato a situazioni di malessere. Lo stesso vale per la violenza, che sembra caratterizzare alcune scelte comportamentali di chi vive la fatica di crescere. In questo seminario cercheremo di far emergere dati, storie e riflessioni che possano aiutare a comprendere le dinamiche e i significati dell'aumento della violenza giovanile. Inizieremo con una riflessione sugli ultimi decreti emanati dal governo, nei quali le politiche repressive e punitive sembrano essere la risposta al malessere e alla violenza giovanile. Metteremo in evidenza le possibili risposte e i modelli educativi alternativi, dando voce agli operatori che ogni giorno si impegnano nelle scuole e nelle periferie.
  6. Aprire spazi di libertà: liberi di scegliere, la vita fuori dai contesti mafiosi (Aula Magna IIS Rosina Salvo- Via Marinella 1, Trapani) Assicurare una concreta alternativa di vita a donne, bambine e bambini che desiderano affrancarsi dai contesti mafiosi è una sfida culturale che richiede approcci multidisciplinari, coinvolgendo il welfare generativo per garantire la tutela e il supporto dei minorenni che scelgono di uscire dalla cultura mafiosa, sempre più diffusa e pervasiva. È fondamentale lavorare su un piano educativo-culturale, oltre a quello repressivo-giudiziario, per favorire scelte sempre più libere e consapevoli. L’obiettivo è offrire a ogni ragazzo/a la possibilità di diventare protagonista attivo della propria esistenza.
  7. Sapere, conoscere, mobilitarsi: la tutela della libertà di informazione condizione fondamentale per un rinnovato impegno civico (Biblioteca Fardelliana-LargoSan Giacomo, 18- Trapani) Le mafie si sono fatte sempre più 'invisibili' e, in questa lenta e riuscita 'sommersione', ha contribuito in larga parte anche il graduale ritiro civile e professionale del mondo dell'informazione. Il giornalismo d'inchiesta può ritrovare il suo ruolo a partire dalla Sicilia e da Trapani, nella lunga tradizione di impegno che, nel nome di Mauro Rostagno e degli altri giornalisti siciliani uccisi dalle mafie, dobbiamo tutelare e trasmettere alle nuove generazioni. Al centro della riflessione c'è la necessità di rafforzare il presidio costituzionale della libertà d'espressione, oggi più che mai sotto attacco.
  8. Diritto alla verità: la memoria come cammino che traccia e costruisce la storia (Sala Laurentina- Via Generale Domenico Giglio, 12-Trapani) Il cammino di Libera per costruire una memoria collettiva, partendo dalle storie delle vittime innocenti delle mafie, ci insegna quanto sia importante intrecciare il “fare memoria” con la storia del nostro Paese. Nel seminario, sottolineamo il significato del termine "cammino", che racconta sia le fatiche dei familiari delle vittime innocenti che hanno condiviso il loro dolore, sia l’impegno di chi, ispirato dalla storia di una vittima, lotta contro mafie e corruzione. L’obiettivo è riportare al centro il diritto alla verità, un diritto fondamentale quanto quello alla vita, con una vera e propria dimensione sociale. La costruzione della memoria pubblica è essenziale per promuovere questo diritto e stimolare il legislatore a scrivere una norma che risponda alle esigenze di chi ancora attende giustizia.
  9. Vecchie e nuove rotte dei traffici illeciti internazionali: quali risposte? (Aula Magna IIS Calvino/ Amico- Via San Michele, 2 -Trapani) Il traffico internazionale di droga è cambiato profondamente negli ultimi decenni. Oggi le organizzazioni criminali operano in reti sempre più complesse, collaborando con gruppi mafiosi europei e ampliando nuove rotte. Il porto di Anversa è diventato un punto strategico per l’ingresso della cocaina in Europa, mentre l’Africa occidentale è emersa come snodo per la droga proveniente dall’America Latina. Il mercato globale degli oppiacei e delle droghe sintetiche ha registrato un’impennata, con i cartelli messicani sempre più attivi anche in Europa. Questo panel esplorerà l’evoluzione delle rotte del narcotraffico, le strategie delle organizzazioni criminali e le risposte delle istituzioni internazionali.
  10. A geometria variabile: reticoli corruttivi e presenze mafiose nella gestione degli appalti (Museo San Rocco, secondo piano- via Turretta, 12- Trapani) Chi si aggiudica un appalto? Con quali regole? E soprattutto, quali sono i rischi di infiltrazione mafiosa e corruzione? Il seminario affronta queste domande per fare luce su un fenomeno spesso invisibile ma profondamente radicato: la presenza di reti illecite nella gestione degli appalti pubblici. Attraverso l’intervento di esperti, magistrati e studiosi, verranno analizzati i meccanismi con cui la criminalità organizzata si adatta e si infiltra nel sistema economico, influenzando dinamiche di potere e distorcendo la concorrenza. Un'occasione per capire come funzionano questi intrecci, quali strumenti di contrasto esistono e cosa possiamo fare, come cittadini, per promuovere trasparenza e legalità.
  11. "Per ogni MACONDO possibile" conferenza-spettacolo sull'arte del cunto, proposta per le scuole con student@ dai 16 anni in su di Alessio di Modica -  (Teatro Don Bosco- via Marino Torre, 15- Trapani) La generazione dei nostri nonni viveva in un contesto sociale basato su valori e codici non scritti, che hanno costituito le fondamenta del mondo odierno. Per cogliere questi valori, è necessario riscoprire le storie che quegli occhi hanno visto e quelle orecchie hanno sentito. La nuova tecnologia ha radicalmente cambiato la comunicazione, mettendo in crisi, e talvolta perdendo, la letteratura orale. Per un popolo, perdere il proprio patrimonio orale significa perdere una parte fondamentale della propria identità e storia. In Sicilia, la tecnica narrativa tradizionale è il "Cunto", un'arte popolare nata in strada. Per rigenerare quest'arte, il cuntista Alessio Di Modica propone una rilettura contemporanea del "cunto" su tematiche attuali, creando così una memoria attiva e un nuovo patrimonio immateriale.
  12. Per un mare di giustizia! (Lega Navale, via Catulo Lutazio- Trapani) Da molti anni, il nostro mare è diventato teatro di ingiustizie, politiche respingenti, e attività criminali. Vittime e carnefici spesso condividono le stesse onde e le stesse imbarcazioni. Molti di loro sono vittime del loro stesso destino. In Italia, alcuni vengono arrestati come presunti scafisti, mentre altri, i migranti, iniziano a vivere nella clandestinità, senza dimora e senza mezzi di sostentamento, arrivando a delinquere per sopravvivere. Così, un cammino che inizia sul mare spesso conduce direttamente al carcere. Nel seminario affronteremo questo viaggio partendo dal mare con il progetto di monitoraggio TOM (Tutti gli Occhi sul Mediterraneo), per arrivare a terra, in particolare nelle carceri, e rappresentare le opportunità di supporto, sostegno e riscatto offerte dalle esperienze associative, in collaborazione con le istituzioni sensibili. L’obiettivo è riconoscere i diritti negati, contrastare le ingiustizie e costruire futuri possibili.