No al DDL Sicurezza, al fianco di chi difende in modo nonviolento la Democrazia
11 dic 2024 - Contro il Decreto Sicurezza in discussione al Senato, Libera e le associazioni in rete firmano un documento condiviso.
Libera si è costituita parte civile in processi contro i clan che per anni ha condizionato e condiziona la vita economica e democratica del litorale romano, arrivando sin dentro il cuore della città. Per troppo tempo si è fatto finta di non vedere ciò che era sotto gli occhi di tutti e senza accorgersi che giorno dopo giorno le mani delle mafie avevano conquistato settori dell'economia romana. Le infiltrazioni mafiose, che interessano questo territorio come ormai la maggior parte delle zone del Paese, si contrastano con la repressione e gli strumenti giudiziari, ma il primo e imprescindibile strumento rimane il risveglio delle coscienze, l'orgoglio di una comunità che antepone il bene comune alle speculazioni e ai privilegi, contrastando in tutte le sedi la criminalità organizzata e i suoi complici.
Libera è costituita parte civile nei seguenti processi:
Processo penale contro il clan Fasciani/Triassi, cd. “Nuova Alba”. La maggior parte degli imputati hanno scelto il rito immediato e il processo è in fase dibattimentale. Il processo con rito abbreviato si è concluso con la condanna della maggior parte degli imputati; la sentenza è divenuta definitiva in seguito della pronuncia della Corte di Cassazione. Il processo con rito ordinario si è concluso in primo grado con la condanna dei principali imputati per associazione mafiosa. Gli imputati hanno proposto appello e la Corte di Appello di Roma ha derubricato il reato di associazione mafiosa in associazione semplice. È stato proposto ricorso per Cassazione e si è in attesa della fissazione dell’udienza in Corte di Cassazione.
Processo penale contro il clan Fasciani/Sinceri, cd. “Operazione Tramonto”. Il processo si è concluso con la condanna di quasi tutti gli imputati. Gli imputati condannati hanno proposto appello ed è stata pronunciata sentenza di appello che sostanzialmente, previa riduzione della pena per qualche condannato, ha confermato la sentenza di primo grado.
Processo penale contro "Belletti e Spada”. Il processo si è concluso in primo grado con la condanna degli imputati. Gli imputati hanno proposto appello e si è in attesa del giudizio di appello.