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Don Ciotti: "Spataro liquidato da Salvini con parole offensive, fermiamo la degenerazione del linguaggio"

A margine della tappa savonese di LiberaIdee Liguria, don Luigi Ciotti ha commentato così la polemica tra Matteo Salvini e il procuratore di Torino, Armando Spataro.

“Chi ha una grossa responsabilità politica deve rispondere a due dimensioni etiche, una personale ma anche una di responsabilità sociale, le parole sono pesanti, le parole sono azioni, le parole sono importanti”. A margine della tappa savonese del viaggio di LiberaIdee Liguria, don Luigi Ciotti ha commentato così la polemica tra Matteo Salvini e il procuratore di Torino, Armando Spataro: “Un magistrato che chiede attenzione nel diffondere notizie circa operazioni delicate non può essere liquidato con parole offensive”. Per il presidente di Libera un certo uso superficiale dei social network porta al rischio di alimentare un’informazione scorretta: “Un esempio concreto. Si vede dai rapporti ufficiali che c’è una diminuzione dei reati contro la persona. Ma dichiarazioni spinte in una certa direzione creano la percezione di un aumento, ed è ulteriormente scorretto se si etichettano di più i reati compiuti da alcune persone rispetto ad altre. Mi auguro che di fronte a questa vergogna molti sentano di alzare la voce, anziché scegliere un prudente silenzio.Quindi le parole sono importanti, le parole sono azioni, le immagini sono azioni, c’è bisogno di una bonifica delle parole nel nostro paese per fermare questa degenerazione.”

05.12.2018 | Pietro Barabino Ilfattoquotidiano.it