Conferenza Finale HUMANNESS
29 ott 2024 - Il Ruolo dell'Animazione Giovanile nella Promozione della Giustizia Sociale
Si è tenuto ieri il Consiglio Comunale di Roma Capitale. Tra le questioni da discutere all’ordine del giorno anche la mozione per l’attivazione del Forum sui beni confiscati. L’esito della votazione è stato gravissimo: la mozione è stata bocciata per responsabilità della maggioranza che ha deciso di astenersi dal voto o - come nel caso delle consigliere Guadagno e Paciocco - di esprimersi con voto contrario. "Una bocciatura assurda, grave e pericolosa" commenta Libera.
Assurda perché è lo stesso regolamento sui beni confiscati, approvato nel giugno 2018, a prevedere l’attivazione del Forum entro e non oltre 6 mesi. Sono passati 3 anni e il forum a oggi non è stato ancora istituito.
Grave perché, nell’astenersi dal voto, i Consiglieri e le Consigliere del M5S hanno definito questa mozione “una bandierina”. Un'affermazione che tradisce la memoria dei percorsi di partecipazione che hanno consentito in questi 25 anni di poter sottrarre i patrimoni delle mafie e restituirli alla collettività. È grazie al milione di firme raccolto da Libera nel 1996 che fu approvata la legge per l'uso sociale dei beni e al percorso attivato nel 2018 da associazioni, sindacati, presidi antimafia, comitati, cooperative sociali, parrocchie, movimenti per il diritto all’abitare, docenti e case delle donne che fanno parte della Rete dei Numeri Pari che è stato possibile approvare il regolamento del Comune di Roma sui beni confiscati. Un patrimonio sempre più numeroso che oggi conta più di 600 beni in gestione all'ANBSC e ancora da destinare, che testimonia quanto le mafie siano presenti e forti a Roma.
Pericolosa perché indebolisce e isola quei soggetti sociali che sono impegnati sul campo e che con questa decisione non vengono riconosciuti nei luoghi della partecipazione: questo le mafie lo vedono e non è un bel segnale. Questo rischia di incidere negativamente in una situazione già drammatica. Roma da decenni ha conosciuto una progressiva trasformazione economica, sociale e criminale, diventando un luogo strategico proprio per gli affari delle organizzazioni criminali.
In questo quadro, attivare il Forum cittadino sui beni confiscati permetterebbe l’inclusione e la partecipazione delle reti sociali impegnate sul campo nella lotta contro le mafie e per la giustizia sociale; di restituire alle comunità i beni confiscati alle mafie e generare nuovo welfare; fornire spazi per le associazioni che sono quotidianamente impegnate a costruire coesione, coinvolgimento e partecipazione sui territori; costruire una nuova cultura contro le mafie e la zona grigia, orientata alla giustizia sociale. È gravissimo che la Sindaca non lo abbia capito.
Siamo stanchi e stanche di ritardi, bugie e scuse. È evidente che per la Sindaca e la Giunta non è una priorità sconfiggere le mafie, altrimenti non avremmo dovuto aspettare 3 anni per discutere nuovamente l’attivazione del Forum e non avremmo assistito al rifiuto della mozione di ieri. Un rifiuto incomprensibile che rappresenta una sconfitta delle istituzioni che tradiscono la parola data e le aspettative di cittadine e cittadini impegnati come volontari contro le mafie.
Il Forum doveva essere il luogo d’incontro tra istituzioni rappresentative e istituzioni sociali perché la lotta contro le mafie è un esercizio di partecipazione collettiva. La verità è che anche in questa legislatura le risposte non sono arrivate e sappiamo bene che quando la politica è debole le mafie sono forti. Nella lotta contro le mafie non servono gesti eclatanti e spettacolari a favore di telecamera ma un impegno concreto con politiche sociali chiare, garantendo partecipazione, inclusione e giustizia sociale. Quello che la Raggi non fa!