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"Il Triangolo pericoloso. Mafie, corruzione e pandemia"

La percezione e presenza delle mafie e della corruzione nell'anno del Covid

"Il Triangolo pericoloso. Mafie, corruzione e pandemia"

Una mafia meno incline alla violenza rispetto al passato ma dove emerge anzitutto la netta percezione, espressa dalla grande maggioranza degli intervistati, di una mafia sempre maggiormente legata ai professionisti/colletti bianchi.Bocciato l'impegno della politica nel contrastare la mafia. E dove è forte la sfiducia soprattutto confronti di membri del governo e del Parlamento e dei partiti. Un'Italia dove la corruzione politica si conferma un fenomeno profondamente radicato, nelle percezioni e nelle esperienze dei cittadini. La fotografia sulla percezione e presenza delle mafie e della corruzione nel nostro paese nell'anno del Covid è stata scattata da Libera che ha raccolto i risultati dell'indagine curata da Demos su un campione di 995 persone intervistati nel mese di novembre all'interno del Rapporto “Il Triangolo pericoloso. Mafie, corruzione e pandemia” con i commenti tra gli altri di Federico Cafiero de Raho, Roberto Saviano, Romano Prodi, Carlo Cottarelli, Tito Boeri, Franca Maria Rita Imbergamo, Rosy Bindi, Giuseppe Lombardo, Maurizio Landini, Nando Dalla Chiesa e Gian Carlo Caselli.