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Ostia, un 21 marzo di speranza e di bellezza

Noi la mafia non la vogliamo". Con questo coro scandito e ritmato un fiume di giovani ha invaso le strade di Ostia.

"Noi la mafia non la vogliamo”. Con questo coro scandito e ritmato un fiume di giovani ha invaso le strade di Ostia. Il corteo, organizzato da Libera in occasione della XXII Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, quest’anno ha percorso le vie di Ostia. Simbolicamente per la manifestazione è stata scelta Ostia, sede del primo municipio della Capitale ad essere sciolto proprio per infiltrazioni mafiose . “Oggi è il 21 di marzo – ha detto Alessandro Antiochia, fratello di Roberto ucciso dalla mafia – per noi familiari di vittime innocenti delle mafie  è una giornata importante perché inizia la primavera e noi di Libera cominciamo a camminare non dimenticando le novecento persone che sono morte per mano delle mafie. Sono cose che bruciano dentro e fanno male. Io sono il fratello di un agente di pubblica sicurezza che è morto a Palermo nel 1985 facendo la scorta volontaria e quindi ho sulla mia pelle i segni tangibili del dolore che comporta questo fatto. Noi cerchiamo di comunicare ai giovani la memoria perché nessuno debba più soffrire come abbiamo sofferto noi: la memoria è importante perché continua a farli vivere anche se non sono più con noi.

"Luoghi di speranza, testimoni di bellezza" è il tema che ha accompagnato la giornata, la cui "piazza" principale  è stata Locri, ma che si è svolta , simultaneamente,in oltre 4000 luoghi diffusi in ogni parte d'Italia e in alcuni luoghi dell'Europa e dell' America Latina, dove la Giornata è stata vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime e con momenti di riflessione e approfondimento.

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