Approfondimenti

Vasco Rossi, un anno dopo, si racconta a #Bellefacce

"Sospendere di nuovo i concerti è stata una mazzata. Il palco mi manca molto. Sono convinto che con i vaccini si risolva tutto. Dovessero richiudere sarebbe un disastro"

Benvenuto tra noi Vasco!

Ciao Lucilla!

È un onore, un privilegio averti con noi e ti ringrazio di cuore per questa nostra chiacchierata a Libera. Innanzitutto come stai?

Anche per me, è sempre un piacere vederti e partecipare alle tue dirette. Sto! Sto bene, va tutto bene…è chiaro che cerco di tenere duro perché in realtà il periodo è stato difficile. È stato un lungo inverno!

Si, è stato un tunnel lunghissimo. Fortunatamente con le vaccinazioni siamo secondi solo dopo la Germania e le cose stanno andando molto bene, sembra che la zona bianca torni ovunque… insomma, tu senti un po' un profumo e un’energia diversa nell’aria?

Ti dirò, a dir la verità ero più allegro l’anno scorso. “La mazzata” di quest’inverno è stata veramente dura, tornare a chiudere tutto, tornare a quella condizione li che io speravo fosse chiusa. Sospendere di nuovo i concerti insomma, mi è mancato tutto molto. Mi manca molto!

Anche a noi manchi tu.

Sono convinto che adesso con i vaccini si vada verso la fine e si risolva la stagione. Speriamo, perché visto l’andazzo dell’altra volta non vorrei che ci fossero ancora complicazioni. Sarebbe un disastro.

Questo speriamo di no! Questo lungo anno ha lasciato sicuramente grande dolore, secondo te abbiamo imparato qualcosa, c’è qualcosa di bello che ti terresti?

Beh si! Intanto abbiamo imparato a stare in casa che è qualcosa che non avevo mai fatto. Ho imparato anche “il piacere” di stare in casa, oltre alla noia. Devo aver imparato qualcosa in questa storia, non so ancora bene cosa, ma di solito le esperienze più dure sono quelle che mi fanno svegliare di più,per non dire maturare. Ho capito l’importanza di tante cose, di quelle che mancano ma soprattutto di quelle che abbiamo: la casa, gli affetti, la famiglia insomma i rapporti.

Imparare a impiegare il tempo diversamente.

Esatto!

Amare la solitudine ogni tanto è faticoso.

Si, ma imparare anche quello è importante. Io quest’inverno ho letto molto per cui è stata anche un’esperienza quasi mistica, anche interessante se non fosse stata tragica. Questa faccenda ci ha fatto capire un sacco di cose: che è tutto molto fragile, che siamo molto fragili ma anche che tutta questa nostra organizzazione che davamo per scontato (per lo meno io!) può andare in crisi da un momento all’altro, chiaramente per una faccenda come questa, una catastrofe epocale…a questo punto mi aspetto di tutto, anche qualche meteorite insomma ho visto la nostra fragilità

Ci hanno spento, per un attimo ci hanno tolto la luce però adesso questo mondo sta ripartendo. Hai iniziato l’anno con una canzone d’amore: “una canzone d’amore buttata via” 

Esatto. Forse il titolo della canzone più giusto era, “non lasciarmi andar via” perché è quello il concetto, ma ero troppo tentato dal divertimento di chiamarla “una canzone d’amore buttata via” o ancora meglio “non lasciare che sia una canzone d’amore buttata via”. Nella canzone racconto di un rapporto personale con una persona ma potrebbe anche essere con tutto quello che si ama. A un certo punto si apre una crisi e dalla crisi o si riesce a uscirne fuori cercando di capire, tollerare, non dico perdonare perché è una parola complicata però cercando di dimenticare e di venirci un po' incontro, perché non siamo tutti perfetti.

Le tue inquietudini, le tue provocazioni, la tua capacità di distillare le parole che tu scegli sempre tantissimo, c’è un po' a volte un abuso delle parole? si parla senza pensare?

C’è veramente un abuso. C’è troppa gente che parla per strumentalizzare, cavalcando le paure della gente e sobillando la gente solo per motivi personali, come possono essere i motivi elettorali. Non si può trasmettere alla gente rabbia, paure e violenza. Non si può agitare le persone contro qualcosa, dovremmo essere tutti uniti contro il virus, il vero problema, e invece no continuo a sentire gente che parla, sento delle cose assurde, delle bugie raccontate continuamente…poi ci si son messi anche i social per cui ognuno può dire quello che gli pare

Questo diventa pericoloso perché poi la gente cavalca le fragilità e le paure e questo può far male

Esatto! La trovo una cosa schifosa cavalcare la paura della gente per avere un vantaggio: è una cosa vergognosa. Non c’è giustificazione che regga, non l’ammetto.

Quando si parla bisogna dire le cose come stanno, soprattutto in un frangente come questo. Invece qui c’è un sacco di gente che parla a vanvera. La gente è molto confusa, spaventata, incazzata ma invece di aiutarli a comprendere che la situazione è grave e che ognuno deve metterci tutto quello che può per tirarsene fuori si comincia a pensare che sia colpa di qualcuno.

Una volta tutto quello che succedeva era la volontà di Dio per cui la gente nei limiti si tranquillizzava, pensava: è successa una disgrazia? è stata la volontà di Dio. era un disegno che non potevano comprendere. Oggi che non c’è più, perlomeno per molti, quest’idea, questo concetto, adesso si cerca sempre un colpevole. Una disgrazia è una disgrazia, non è che puoi accanirti sempre contro qualcuno. Anche la democrazia è in crisi, come vediamo non riescono a decidere niente né a prendere decisioni a lungo termine, ma le cose non si possono fare solo per prendere dei voti.

Soprattutto quando in Italia ci sono più di un milione di minori in povertà. Il rischio è che questa pandemia la paghino le persone che vivono più di altri ai margini, è il momento di fare delle scelte importanti e tutelare chi ha fatto più fatica, chi ha perso il lavoro, i ragazzi che hanno vissuto un anno complicato interrotto nelle relazioni. A proposito di giovani, noi troviamo della forza di sentimento nelle tue canzoni che tracciano generazioni diverse ed è commovente incontrare dei ragazzini che cantano come tu hai postato, “un mondo migliore” la tua canzone. Che effetto ti fa?

Beh, mi fa un certo effetto. C’ è da dir questo: quando sei giovane hai una spinta diversa, un sacco di sogni, un sacco di illusioni, che sono per fortuna quelle che portano avanti tutto. Anche solo vederlo da energia anche a me che comincio a perderla, perché io con tutte queste consapevolezze comincio ad essere un po' avvilito. Questa vita che sembra essere al rovescio come diceva Kurt Cobain “Il mondo al rovescio”, sembra che tutto vada per il verso sbagliato, si potrebbe fare una cosa fatta bene e invece è fatta male e sempre per motivi personali, di egoismo dei popoli.

Propaganda?

Esatto! Tutta questa propaganda che c’è è un disastro, si approfitta del malessere della gente che ha problemi ad arrivare a fine mese, della gente che è incazzata e intanto gli dice “devi votare cosi!” Ma non esiste salvezza in questo modo.

Bisognerebbe che la politica stesse un pochino più per strada, nelle piazze. Tu hai detto una frase molto bella in una canzone “la verità disturba sempre un po' qualcosa”, a proposito che c’è bisogno di verità, che si parli onestamente e apertamente al Paese. Cosa servirebbe secondo te per un Italia un migliore?

Tanta più onestà e meno gente che fa i propri interessi sulla pelle degli altri. Io purtroppo la vedo dura. È un periodo brutto, naturalmente ne usciremo e ci sarà un momento di grande euforia, finalmente torneremo ad abbracciarci, ad andare fuori… mi manca moltissimo questo aspetto. Io vado incontro alla gente e non so più come fare, non so più come comportarmi, se posso toccarlo, metto la mano, non la metto, si creano un sacco di situazioni imbarazzanti. Spero che tutto questo finisca al più presto. Lo spero veramente tanto perché vedo nell’aria come un’ombra che avanza, di questi che chiamano “estremisti” che temo faranno molta strada. (…) ci sono delle cose terrificanti che sono state dette che dovrebbero pagare perché è una responsabilità aver messo in giro tutte queste idiozie.

Lo smarrimento a volte contribuisce a disorientare quindi è importante informarsi, leggere, ascoltare persone credibili.

Brava! Questo è importante. ascoltare persone credibili. Secondo me anche leggere dei libri è importante, io da quelli ho cominciato a vedere le cose più in profondità perché qualsiasi libro a prescindere dall’ argomento del quale tratta, lo affronta più approfonditamente e senza strumentalizzazione mentre invece un articolo di giornale può facilmente risultare strumentale a qualcuno. Per esempio, Io l’altro giorno ho letto sulla prima pagina del Resto del Carlino un titolo con scritto “Astrazeneca, l’incubo europeo” insomma come si fa a fare dei titoli cosi?!

Posso testimoniare che sono una donna di 50 anni, vaccinata Astrazeneca, prima e seconda dose e sono ancora viva.

Ma è chiaro. Ci sono chiaramente dei rischi come in tutte le cose ma questo è un caso drammatico, stiamo vedendo una catastrofe mondiale quindi non è che ci si può pensare al rischio di 1 su 200.000 o 1 su 100.000 invece i giornali continuano a fare confusione sull’argomento. Trovo irresponsabile chi fa dei titoli di questo tipo e poi per fare cosa? Per vendere una copia in più?

Bisognerebbe leggerli un po’ tutti, magari la stessa notizia su cinque giornali diversi è scritta in maniera diversa. È interessante anche quello.

Si, quello è il metodo giusto ma soprattutto bisognerebbe leggere gli articoli e non limitarsi ai titoli che sono sempre fuorvianti, di effetto. A questo si sono aggiunti anche i social…

Parliamo di cose belle e della gioia di vederti: tu incontrerai tra pochissimo il Vasco fan club quindi potrai non dico abbracciarli, ma intanto vederli.

Esatto è da un po' che non li vedo, dall’ultimo incontro l’anno scorso. Parleremo dell’ultima canzone e delle cose nuove che ci sono nell’aria nel frattempo quest’inverno ho lavorato a questo nuovo disco, l’ho finalmente finito ed è pronto per uscire, a novembre.

 

Abbiamo saputo anche che i capolavori che hai scritto per tutte noi donne Jenny, Sally e Albachiara diventano delle storie a fumetti con Dylan Dog. Ci vuoi raccontare come nasce questa cosa bellissima?

Questa è una cosa straordinaria per me che sono un amante dei fumetti, poi Dylan Dog è praticamente il top! In realtà non hanno preso tre canzoni, ma tre donne. Sally, Albachiara e Jenny e su di loro hanno costruito delle storie, proprio sulle donne. Saranno come sempre delle indagini di Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo per cui sono curioso anch’io.

Giacca nera e camicia rossa e andiamo a comprare Dylan Dog con la musica di Vasco! Senti… ci mancano tantissimo i tuoi concerti. i tuoi concerti non è possibile vederli da seduti, noi ci abbracciamo, balliamo saliamo sulle spalle dei nostri fidanzati, amici... hanno un effetto terapeutico per tutti noi ma penso anche per te che dici che “quando sei sul palco torna tutto a posto”.

Tutto quadra quando sono li. A me manca molto anche tutta la fase della preparazione, ho un motivo per stare in forma ma anche per stare al mondo. Quest’inverno quando mi sono trovato in questa condizione, ho capito come imparare a vivere senza i concerti quindi ho visto come sarà la mia vita. ho visto che sarà possibile anche quella che fino a un po' di tempo fa non pensavo lo fosse ma finché ce la faccio…

Noi ti aspettiamo e nel frattempo che ci prepariamo abbiamo cambiato l’anno nell’hashtag “arrivare vivi e lucidi al 2022”

Eh sì, speriamo davvero di arrivarci lucidi al 2022 ma ci arriveremo.

Dacci qualche consiglio per riuscirci?

Ah guarda, più vedo il mondo e come vanno le cose e più penso che la musica e l’amore sono le sole due cose dove ti puoi rifugiare e vivere situazioni e emozioni. Per fortuna che ci sono!

L’amore è quello che conta sempre e che cambia le cose. Un sentimento di bene che ci aiuta anche a costruire ponti.

Esatto!

Allora ringraziandoti di questa nostra chiacchierata vogliamo mandare un pensiero a Patrick Zaki, lo studente universitario egiziano della tua Bologna che compie oggi 30 anni (il 16/06/2021) dopo 494 giorni di inferno senza colpe. Noi lo ricordiamo insieme ad Amnesty e gli mandiamo un augurio.

Certo! Un abbraccio e un grande augurio per questa situazione drammatica e terribile che deve vivere. Questo è il mondo assurdo nel quale viviamo, l’Egitto è particolarmente assurdo ma insomma è una cosa che non si può tollerare. Non possono esistere queste cose qua.

Speriamo che il nostro Paese faccia di più. È stata richiesta la cittadinanza italiana ma bisogna dare dei segni tangibili bisogna costruire, servono più azioni, la politica deve dare segni di attenzione ai diritti civili e umani, soprattutto a chi vive situazioni di difficoltà e di fragilità in questo Paese.

Esatto e non della propaganda che non ne possiamo più.Grande Vasco! Grazie a nome di tutta Libera, di camminare con noi e di essere un nostro caro amico. Buon vento!

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