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Dirigenti in rete: webinar di formazione

Percorsi di educazione civile e di cittadinanza attiva con la partecipazione di educatori, dirigenti scolastici e docenti universitari

Nell'ambito del percorso "Dirigenti in rete: percorsi di educazione civile e di cittadinanza attiva", realizzato da Libera in collaborazione con l'I.I.S. "Della - Corte Vanvitelli" di Cava dei Tirreni, inserito nel Piano interventi finanziari per il contrasto alla povertà educativa promosso dal Ministero dell'Istruzione, Libera Formazione ha organizzato dei webinar di formazione con la partecipazione di educatori, dirigenti scolastici e docenti universitari.

I incontro - Il giorno 9 marzo, si è tenuto alle ore 16:30 l’incontro dedicato all’approfondimento del tema “Le pedagogie mafiose” curato da Michele Gagliardo, responsabile nazionale di Libera Formazione. Nel corso del seminario si sono poste le basi dell’intero percorso, presentando le mafie non come semplici organizzazioni criminali, ma come strutture sociali ed educative. Si è descritto dettagliatamente il dispositivo educativo delle mafie con attenzione agli strumenti, alle pratiche e ai contenuti. Nella parte conclusiva della relazione si è approfondita la modalità attraverso la quale le mafie si mettono in relazione con i bisogni delle persone e ne curano la soddisfazione. Tutti elementi indispensabili oltre che a comprendere i sistemi mafiosi, a definire l’impostazione della proposta educativa civile.

Al link sottostante si può trovare la registrazione dell’incontro “Le pedagogie mafiose” tenuto da Michele Gagliardo, Referente nazionale Settore Formazione, Libera

https://libera.ocloud.de/index.php/s/ZPLdX7JMYJjgWa9

II incontro - Il giorno 23 marzo 2021 si è tenuto l’incontro dedicato a “Fondamenti di educazione civile”, curato dal Dott. Mario Schermi, dedicato all’educazione civile. Tre i temi trattati appaiono significativi: la cura dell’alterità; la dimensione istituente della cura delle istituzioni e delle città; la responsabilità per i contesti e gli ambienti, in una continua interazione generativa; la realizzazione delle identità; la relazione con sé stessi e il mondo; la necessità di fare comunità costruendo una socialità coesa e solidale. Nella seconda parte della relazione sono state messe in evidenza alcune criticità che la pratica dell’educazione civile incontra, quali: la privatizzazione a scapito del bene pubblico e comune; il diffondersi e il normalizzarsi dell’illegalità; la massificazione e il non riconoscimento della complessità e della soggettività. A chiudere la relazione, alcuni suggerimenti per il lavoro delle scuole.

Al link sottostante si può trovare la registrazione dell’incontro “Fondamenti di educazione civile”, tenuto da Mario Schermi, formatore dell’Istituto Centrale di Formazione del Dipartimento della Giustizia Minorile (Ministero della Giustizia) e docente a contratto di Pedagogia generale e sociale, Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l'Universita? di Messina.

https://libera.ocloud.de/index.php/s/RVw7ccv4IFoojGe

III incontro - Il giorno 13 aprile 2021 si è tenuto l’incontro su “La comunita? educante” curato da  Salvatore Rizzo, dedicato al delicato tema dei dispositivi educativi. Proprio su questo concetto e sulla sua descrizione è stata dedicata buona parte della relazione. Negli ultimi anni ci si è via via sempre più dedicati all’esercizio di una educazione dedicata, cioè praticata attraverso lo strumento del progetto. L’idea di un educare centrato sulla relazione educativa faccia a faccia e sulla dimensione di una azione di tipo pre riflessivo. Progettare l’educazione in modo tecnico trascurando l’effetto educativo che hanno i contesti e tutta la ricchissima educazione irriflessiva, quella che è contenuta nelle cose, nei gesti, nei contesti. La relazione ha messo a fuoco queste differenti pratiche dell’educare, soffermandosi sulla descrizione dell’educazione dispositiva, indicando strumenti e snodi operativi utili a leggere e a realizzare dispositivi educativi scolastici. La scuola come luogo che educa e lo fa a partire dalla cura di sé stessa come dispositivo.

Al link sottostante si può trovare la registrazione dell’incontro “La comunita? educante” tenuto da  Salvatore Rizzo, assistente sociale, Fondazione di Comunita? di Messina e Coop soc. EcoS-Med, progetto Liberi di crescere

https://libera.ocloud.de/index.php/s/ecQf5uF1Pdly9J7

IV incontro - Il giorno 27 aprile si è tenuto l'incontro su “Una scuola che dialoga con il territorio: appunti di metodo e racconto di un’esperienza territoriale” curato da Angelo Cavallaro, dirigente scolastico dell'I.C. Catalfamo (Messina). Un’esperienza umana e professionale, narrata da un Dirigente scolastico impegnato, dall’inizio della sua carriera in istituti collocati in territori molto difficili. Si possono trovare nelle parole del Dirigente alcune importanti cure educative e sociali, utili a fare in modo che la scuola recuperi il suo essere luogo di senso, di crescita e anche di emancipazione umana e sociale. Costruire relazioni liberate dalle etichette e dai pregiudizi; cercare di non farsi influenzare troppo dalla tendenza a fare diagnosi per ogni cosa, restando in ciò che l’incontro tra persone porta. Tutte attenzioni che conducono in direzioni di maggiore inclusione scolastica, rimettendo al centro del fare scuola i bisogni delle bambine e dei bambini e i loro percorsi di crescita.

Al link sottostante si può trovare la registrazione dell’incontro “Una scuola che dialoga con il territorio: appunti di metodo e racconto di un’esperienza territoriale” tenuto da Angelo Cavallaro, dirigente scolastico dell'I.C. Catalfamo (Messina).

https://libera.ocloud.de/index.php/s/aZ58e8SeW7eTCrZ

V incontro - Il giorno 17 maggio 2021, si è tenuto l’incontro su “Appunti di educazione civile” a cura di Mario Schermi, un appuntamento di approfondimento che si è deciso di aggiungere in seguito alle richieste dei Dirigenti. Nella sua relazione il Dott. Schermi offre un collegamento di senso e di pratica tra l'educazione civile e l'intervento attraverso la cura dei dispositivi educativi; proponendo alcuni passi necessari per lasciare un segno nei contesti e nelle persone che in essi crescono. Proprio sul come accompagnare la crescita è dedicato l’ultimo tratto dell’intervento evidenziando la necessità di fare una proposta civile; di intervenire orientando l’educare verso precisi principi; di curare la relazione; di dedicare molto tempo per riflettere tra educatori.

Al link sottostante si può trovare la registrazione dell’incontro “Appunti di educazione civile” a cura di Mario Schermi, formatore dell’Istituto Centrale di Formazione del Dipartimento della Giustizia Minorile (Ministero della Giustizia) e docente a contratto di Pedagogia generale e sociale, Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l'Universita? di Messina.

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