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Si è svolta nella giornata di sabato 2 dicembre l’Assemblea provinciale del coordinamento di Libera Vibo nel corso della quale si è formalizzato il passaggio di consegne tra Don Peppino Fiorillo, pilastro dell'intera collettività vibonese, e Giuseppe Borrello, da sempre impegnato per la costruzione di una rete solidale, al quale è stato riconosciuto il merito di aver coinvolto tanti giovani del territorio vibonese nella costruzione di processi di cambiamento.
Un momento molto sentito da tutta la rete di Libera Calabria per l’affetto nei confronti di Don Fiorillo che per molti anni ha portato avanti con passione e dedizione le battaglie di Libera sul territorio, al quale va tutta la stima ed il riconoscimento. Un parroco che, come sostenuto da Borrello “nella sua semplicità riesce a fare cose straordinarie, che appartiene a quella categoria di sacerdoti che si sporcano le mani, che riesce a dare voce agli ultimi”. Nel suo discorso di insediamento Giuseppe Borrello ha ricordato tutte le iniziative realizzate sul territorio che hanno coinvolto tanti cittadini, scuole e associazioni. Nella sua analisi della situazione territoriale non si è risparmiato partendo dalle critiche all’amministrazione comunale di Vibo che “non sta dimostrando disponibilità ed apertura nei nostri confronti a conferma che il dialogo con le istituzioni è spesso difficile”.
“Un territorio quello del vibonese che nella recente relazione della DNA viene definito ad elevatissima densità criminale tra le più alte su tutto il territorio nazionale. A Vibo la ‘ndrangheta è forte, la cosca dei Mancuso ha ancora il predominio sul territorio, anche senza l’uso delle armi, con lo strumento della corruzione riesce ad infiltrarsi negli apparati politici e amministrativi per condizionare il tessuto economico. Ne sono testimonianza le intimidazioni perpetrate ai danni dei commercianti e imprenditori vibonesi. Un territorio dove giovanissimi si sono resi responsabili di fatti molto gravi come l’uccisione di Francesco Prestia Lamberti a Mileto, dove domani saremo presenti a partecipare ad una fiaccolata per chiedere giustizia e verità su questo delitto. Un territorio dove giovani e meno giovani subiscono il fascino della massoneria, un fenomeno che in città e provincia raggiunge numeri ragguardevoli, una tendenza che ci preoccupa anche alla luce di una intercettazione di qualche anno fa al boss Pantaleone Mancuso che dichiarava che ora la ‘ndrangheta è sotto alla massoneria. Quindi una provincia fragile, debole dal punto di vista economico e sociale. Di fronte a tanta complessità c’è bisogno di far emergere il bello dei nostri territori perché la bellezza contiene in se i semi della legalità, dell’equità, della giustizia sociale e del benessere collettivo che si contrappone alla bruttezza della rassegnazione, dell’indifferenza e del nichilismo o peggio la disperazione. Per questo è necessario agire, che ciascuno faccia la propria parte e abolire l’istituto della delega che alimentano il fare mafioso.”
“Ci vuole coerenza, dobbiamo credere a ciò che diciamo e dobbiamo fare ciò che crediamo. Senza coerenza non c’è credibilità ne’ continuità nelle nostre azioni. Libera non è un logo, non è un marchio da utilizzare per i propri interessi personali. Libera è una opportunità concreta di cittadinanza attiva e antimafia. Le nostre idee, le nostre energie, le nostre passioni non possono esaurirsi in sterili contrasti interni, ma devono essere rivolti all’esterno parchè è fuori che si trovano i nostri nemici. Ma in questo territorio la bellezza l’ho trovata nei volti dei tanti giovani impegnati in Libera in questi anni e li ringrazio perché mi hanno insegnato ad appassionarmi. Da oggi quindi riparte il nostro impegno con ancora più forza e responsabilità anche in vista del prossimo 21 marzo che si svolgerà nella nostra città.”
A conclusione dell’Assemblea è stata poi consegnata una targa di riconoscimento a Don Fiorillo e poi l’intervento del referente regionale Don Ennio Stamile che tra l’altro ha preannunciato il prossimo cambiamento della compagnie della segreteria regionale con l’inserimento della giovane Maria Joel Conocchiella, già colonna portante del coordinamento di Libera Vibo.