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Sapere per saper essere

Kit didattico per docenti ed educatori per percorsi su mafie, cittadinanza, diritti, cittadinanza.

Sapere per saper essere

Un kit didattico pensato per docenti ed educatori, che vi riproponiamo in tutte e tre le versioni uscite a distanza di qualche anno. La prima parte è un’introduzione metodologica sulle caratteristiche dell’animazione socio culturale e sugli strumenti che abbiamo a disposizione per sperimentare  attività di tipo laboratoriale con gli studenti e le studentesse. Nella seconda parte trovate alcuni percorsi tematici suddivisi per numero di incontri  da poter sperimentare nelle classi. Gli itinerari sono divisi per ordine e grado di scuola. Ogni percorso può essere ripensato a seconda delle esigenze specifiche.

Le pubblicazioni nascono dalla volontà di di mettere a disposizione di molti, strumenti di supporto ed accompagnamento concreti per i percorsi di educazione alla legalità ed alla cittadinanza attiva nati in relazione alle attività dell’Associazione. Hanno mosso la progettazione la volontà di affermare con i fatti che attraverso l’impegno collettivo e la pratica di alcune opportunità messi a disposizione dalla legislazione italiana, è possibile dare vita a reali processi di trasformazione dei territori e delle vite delle persone che li abitano; e la volontà proporre alcuni percorsi e strumenti, attraverso i quali non solo agire in senso formativo, ma fondare le basi di un serio e strutturato impegno per la giustizia, la legalità e lo sviluppo equo dei territori.

In questo senso la formazione civile contro le mafie si rivolge alle scuole primarie, attraverso attività ludiche e partecipative di approccio ai temi della cittadinanza responsabile, e alle secondarie di primo e secondo grado, promuovendo percors

i connessi alla conoscenza critica delle mafie e del fenomeno mafioso; alle esperienze di impegno nel contrasto alla presenza criminale; all’uso sociale dei beni confiscati alle organizzazioni criminali.

Riutilizzare un bene confiscato secondo i bisogni del territorio vuol dire promuovere sviluppo, lavoro e giustizia sociale. Avvicinare il mondo della scuola ad esperienze territoriali di riutilizzo di beni confiscati, contribuisce alla promozione della cultura di legalità e dell’impegno civile in terra ad alta presenza di mafia.

Attraverso l’attivazione e l’utilizzo di questi strumenti non ci si ferma ad un semplice approccio teorico ma si pongono i presupposti per azioni che lascino il segno di un cambiamento di atteggiamento da parte dei giovani nei confronti della mafia. I ragazzi prima conoscono le problematiche legate alla mafia e poi sperimentano e discutono sugli aspetti che si contrappongono alla illegalità.