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Il bene confiscato alla criminalità organizzata è situato nella pianura Padana e precisamente nel Medio Polesine, si trova in una piccola frazione del Comune di Badia Polesine dove esistono varie ville del secolo XVI. Nel vicino Comune di Badia Polesine si trova una interessante Abbazia Benedettina dell’anno 1000. Sempre vicino al bene confiscato esiste un’oasi del WWF rimboscata chiamata “Oasi della Buora”. Inoltre, nelle vicinanze esistono molte testimonianze storiche ed architettoniche con ville venete e con una Villa patrimonio Unesco ideata da Palladio, Villa Badoer di Fratta Polesine, città di Giacomo Matteotti con la Casa Museo Nazionale visitabile con guide.
La gestione del bene è stata assegnata ad un insieme di realtà del Terzo Settore. Si chiama Associazione Temporanea di Scopo (ATS) Salvaterra. È formata dalle associazioni: Centro Documentazione Polesano ETS OdV (Diritti Umani), WWF (Ambiente), Apicoltori Veneti e dalle cooperative sociali: Porto Alegre (immigrazione), Di Tutti i Colori (immigrazione e giovani) e dall’AUSER Provinciale di Rovigo.
Il campo si caratterizzerà attorno al tema della salvaguardia ambientale sotto tutti punti di vista: sociale, politico, sostenibile, legale, equo solidale e culturale.
Attività formativa prevista:
L'integrazione tra persone diverse (per età, per condizioni sociali e culturali, per interessi e curiosità) è l'obiettivo che si pone come naturale quando ci si riferisce ad un “bene comune” come è intesa la Casa della Cultura e della Legalità di Salvaterra. L’ATS Salvaterra (che gestisce il bene) opera per favorire la coesione sociale e contrastare l’emarginazione e il disagio, con servizi concreti di accoglienza e sostegno materiale per le fasce più deboli della popolazione. Si caratterizza anche per il forte impegno in ambito culturale, per la promozione dei diritti umani, della legalità e dello sviluppo di comunità locali solidali.
L’idea progettuale di fondo è fare della Casa della Cultura e della Legalità un contenitore di attività di rilievo sociale e culturale, un punto di riferimento, non solo locale, sui temi della legalità, della tutela dei diritti umani e dell’innovazione delle politiche sociali. L’esperienza da mettere in campo sarà la tutela e la salvaguardia dell’ambiente e delle persone. Si farà una visita all’Abbazia della Vangadizza (anno 1000) e al Teatro Sociale di Badia Polesine (RO). Un’escursione all’Oasi della “Buora” con volontari del WWF. La visita alla Casa Museo di G. Matteotti a Fratta Polesine ed infine si andrà a visitare l’Orto Botanico di Caleri nella spiaggia di Rosolina Mare. Ed infine il gemellaggio con i familiari di vittime di mafia come Silvano Franzolin (a cui è intitolata la Casa), Matteo Toffanin e Attilio Manca.
Attività di impegno:
Per la manutenzione del bene abbiamo pensato a varie attività da realizzare insieme ai ragazzi ospiti della Casa della Cultura e della Legalità. Avendo spazi da gestire abbiamo pensato al taglio dell’erba nella parte retrostante alla Casa che abbisogna di molta cura avendo un appezzamento di terreno di circa 3000 metri quadrati coltivata per metà con piante da frutta autoctone e per l’altra metà con l’ideazione e la realizzazione di orti sociali. Faremo fare ai ragazzi l’esperienza di realizzare un orto sociale con tutte le operazioni del caso come la zappatura del terreno, la rastrellatura, la pacciamatura per poi piantumare le varie colture della stagione. Sarà realizzato una piccola casetta in legno per riparare la pompa dell’acqua che serve all’irrigazione degli orti. Avendo anche un apiario con una serie di arnie per la raccolta del miele, i lavori da svolgere saranno incentrati nella manutenzione delle stesse e la raccolta del miele con la relativa smielatura e la produzione di vasetti di miele per poi essere messi a disposizione degli utenti della Casa. La raccolta di prodotti dell’orto per poi essere usati in cucina a disposizione dei campisti. La realizzazione di un secondo insettario posto vicino all’apiario con materiale di legno e altri materiali come piccoli mattoni e canne palustri. Alcuni ragazzi si dedicheranno al servizio e alla catalogazione dei libri della biblioteca de CDP (Centro Documentazione Polesano). Si svolgeranno lavori socialmente utile in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Badia Polesine (RO). Lo svolgimento di tutte queste attività avverrà nelle mattinate a partire dalle ore 9 alle 12 di ogni giorno di presenza dei campisti.
Storia del bene e della realtà ospitante:
Si tratta di una villa storica del XVIII secolo sequestrata nel dicembre 1995 dalla Procura di Verona ed assegnata al Comune di Badia Polesine nel 2003 come bene confisco, a seguito delle misure penali nei confronti di Francesco Ferrari dedito all’importazione, detenzione e vendita di notevoli quantitativi di sostanze stupefacenti con precedenti giudiziari, coinvolto nell’operazione dell’Autorità Giudiziaria denominata “Turchia Connection”. Dopo vari anni di abbandono, nel 2013 con un finanziamento europeo di circa 250.000,00 € sono iniziati i lavori di sistemazione, terminati nel 2015. Lo spazio usufruibile del fabbricato è risultato di circa 220 metri quadrati con il cortile antistante e un terreno agricolo di circa 3.200 metri quadrati. Il bene è stato affidato, in comodato d’uso gratuito tramite un Avviso Pubblico con un progetto avente finalità sociali quale luogo di incontro socioculturale e di aggregazione per offrire concrete opportunità occupazionali anche a soggetti lavorativamente svantaggiati. L’inaugurazione della Casa della Cultura e della Legalità è avvenuta il 10 maggio 2016 con la presenza di don Luigi Ciotti, presidente di Libera.
Come arrivare:
In treno: Badia Polesine Se viene utilizzato il treno, i partecipanti saranno raggiunti dallo staff del campo.
In aereo: Verona, Venezia, Treviso, Bologna.
In autobus: Rovigo/Badia Polesine.
In auto: Autostrada A31 uscita Badia/Lendinara.
Alloggio: si dorme su letti a castello in 3 camerate nella struttura dell’ex Canonica della Parrocchia di Salvaterra vicina al bene confiscato. Il campo non è attrezzato per ospitare persone con disabilità.
Alimentazione: L'alimentazione, previa comunicazione, terrà conto delle allergie, intolleranze e richieste di dieta vegetariana o vegana.
Materiali obbligatori da portare: Lenzuola, igiene personale, documenti, medicinali per uso personale.
Materiali consigliati da portare: Guanti da lavoro, spray antizanzare, cappellino antisole, scarponcini per lavori sul terreno del bene confiscato .
Web e Social della realtà: http://www.casadellaculturaedellalegalita.it
Dal 21 luglio 2025 Al 26 luglio 2025 | 180,00 € | Prenota ora |