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Il campo vuole riflettere sul tema della memoria e per farlo si svolgerà nel paese di Longarone. Il 9 ottobre 1963 ci fu una grande tragedia che causò la morte di 1910 persone per via del crollo del monte Toc che fece fuoriuscire un’onda distruttrice sulla vallata. La diga e il Vajont, costruite in un luogo dove non dovevano essere costruite, sono il simbolo del profitto che viene prima della vita umana ma anche della ricerca di una giustizia che, negli anni successivi tramite le vicende processuali e risarcimenti, non è stata pienamente soddisfatta. Si vuole quindi riflettere sulla lezione della tragedia che ancora oggi, come dimostrano le numerose ingiustizie in Italia e nel mondo, non è stata capita. Si rifletterà quindi sul tema della memoria, della ricerca della giustizia ma anche dell’ambiente. Al campo parteciperanno superstiti della tragedia e tanti esponenti della società e del volontariato locale per una settimana formativa a stretto contatto con il territorio che è anche immerso nel parco nazionale delle Dolomiti bellunesi.
Attività formativa prevista:
Testimonianze dirette dai superstiti del disastro del Vajont e conoscenza della storia del Vajont con visita guidata del paese di Longarone, con occhio di riguardo alle sue peculiarità storiche ed unicità urbanistiche e della diga. Incontro con esperti della tutela ambientale e Forze dell’ordine del settore forestale. Incontro con associazioni del territorio operative nell’ambito della cultura locale e solidarietà. Conoscenze antropologiche delle esperienze locali con visita dei musei presenti nel territorio. Incontro con le forze dell’ordine investigative e con i rappresentanti a più livelli dell'associazione Libera per riflettere sul tema del rispetto ambientale anche legato alla questione delle olimpiadi Cortina 2026. Prevista anche la partecipazione ad incontro pubblico con testimoni della memoria, anche di rilievo nazionale, organizzato da Libera.
Attività di impegno:
Manutenzione del territorio in sinergia con il volontariato locale: pulizia e segnaletica della sentieristica storica nei luoghi del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, conca dell’Alpago con la foresta del Cansiglio e il Lago di S. Croce; sfalcio dei prati utilizzati per diverse attività sociali e turistiche, manutenzione dei luoghi monumentali simbolo della memoria del Vajont come il cimitero e la chiesa di Longarone. Laboratori di giornalismo e arte locale per realizzare opere che possano restare come presenza sul territorio, landscape art, azioni in sinergia con l’associazione Ecomuseo dalle Dolomiti al Piave.
Storia del bene e della realtà ospitante:
Il campo di svolgerà a Longarone, paese noto per la storia del Vajont ma pieno di peculiarità storiche ed ambientali. La zona è infatti all’interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi in cui ci saranno dei momenti di escursioni.
Come arrivare:
In treno (nome preciso della stazione fs): Stazione Longarone (tratta Venezia o Padova-Calalzo) – ZOLDO (a 5 min. a piedi)
In aereo: Aereoporto di Treviso o di Venezia
In autobus: Flixbus con stazione di fermata a Longarone
In auto: Uscita autostrada A27 a 7 km da Longarone
Alloggio: Camere singole o doppie presso il Convitto dell’Istituto alberghiero Dolomieu. Il campo è attrezzato per ospitare persone con disabilità.
Alimentazione: L'alimentazione, previa comunicazione, terrà conto delle allergie, intolleranze e richieste di dieta vegetariana o vegana.
Materiali obbligatori da portare: Abbigliamento adeguato per escursioni in ambiente alpino comprese scarpe. Lenzuola ed asciugamani.
Materiali consigliati da portare: Protettivo solare e indumenti pesanti all’occorrenza (felpa, maglione, giacca a vento, pantaloni lunghi.
Web e Social della realtà:
http://https://www.visitlongarone.it/
https://www.facebook.com/libera.belluno
http://https://www.instagram.com/libera_bellunese.orientale/
Dal 14 luglio 2025 Al 19 luglio 2025 | 180,00 € | Prenota ora |