Campo per maggiorenni a Suvignano

  • Luogo: Monteroni D'Arbia (SI) - Toscana
  • A chi è rivolto: dai 18 anni in su
  • Quota di partecipazione: 180,00 euro/persona
  • Posti disponibili: 12
  • Tipologia alloggio: Posto letto presso l'agriturismo
  • Tipologia campo: Residenziale
  • Periodo: dal 2 luglio 2024 al 7 luglio 2024
  • Posti esauriti

Terra e Bellezza:
"Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà."

Suvignano, il bene confiscato alle mafie più grande del centro-nord Italia, è un’azienda agricola immersa nelle colline senesi. Un territorio nel quale il lavoro della terra da parte dell’uomo definisce e modella il paesaggio, in equilibrio costante con la natura e le stagioni.
Il 16 novembre 2018, con un decreto del direttore dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), le quote dell'intero capitale sociale dell'Agricola Suvignano s.r.l. sono state trasferite per finalità istituzionali all'Ente Terre Regionali Toscane, l’Agenzia della Regione Toscana dedicata alla valorizzazione del patrimonio agricolo-forestale per la realizzazione di attività legate all’interesse pubblico (come la tutela della biodiversità e la sperimentazione in ambito agricolo). Questo trasferimento è il risultato finale di un lungo iter giudiziario e amministrativo che, nel corso degli anni, ha coinvolto la Regione Toscana, l'allora provincia di Siena, i Comuni di Monteroni d'Arbia e Murlo, nonché l'associazionismo. È nata così la Tenuta di Suvignano, affidata e data in gestione a Ente terre regionali toscane, in accordo con Regione Toscana e i Comuni di Monteroni d'Arbia e Murlo.
Il patrimonio immobiliare consta di 24 case edifici per una superficie complessiva di circa 3.000 metri quadrati, 21 mila metri quadri tra immobili e magazzini e l’antichissima chiesa di Santo Stefano di fianco all'edificio principale: una colonica di pregio in 638 ettari di terreno, di cui circa 620 nel comune di Monteroni d’Arbia e il restante in quello di Murlo. Le attività principali svolte all’interno del bene sono l’agricoltura e l’allevamento: campi di grano ed erba per il foraggio, alcuni olivi ed un centinaio di ettari di bosco, pecore sarde, maiali di cinta senese e asinelli ragusani. Tre degli immobili della tenuta sono adibiti ad uso agrituristico: Villa Tinaio (unico appartamento con 22 posti letto e possibilità di utilizzo della piscina) Villa Santo Stefano (due appartamenti rispettivamente di 8 e 6 posti anch’essi con piscina) e il nuovissimo ostello appena realizzato. Di interesse storico e architettonico è la Villa Padronale, risalente ai primi dell’Ottocento.

Perché partecipare ad un campo a Suvignano?

- Perché è un luogo meraviglioso, immerso nella bellezza di una delle campagne più fotografate al mondo

- Per stare a contatto con la natura e la terra incontaminata

- Per essere parte del processo di cambiamento finalmente innescatosi in questo territorio

Attività formative previste

Il campo avrà residenza a Suvignano, all’interno dell’azienda agricola, negli spazi dell’ostello che sono dedicati agli ospiti. Sarà a disposizione dei partecipanti l’intera tenuta agricola che ogni giorno ospiterà attività d’impegno civile come incontri, discussioni e laboratori e il cui fil rouge sarà “la bellezza”. Al centro vi sarà la bellezza del territorio in cui si svolge il campo: le colline senesi, la via francigena, angoli di mondo incontaminati dove trovare e ritrovare bellezza. Ma non solo: ci sarà l’occasione di fare trekking e gite in bicicletta, il tutto all’insegna dello sviluppo sostenibile.
Cercheremo inoltre di stimolare la riflessione con incontri e visite in luoghi significativi dell’antimafia Toscana e Senese, entrando in contatto con esperienze e associazioni aderenti alla rete di Libera che s’impegnano nell’accoglienza, in pratiche educative non formali e di non violenza per tutelare le bellezze del territorio toscano.

Attività manuali previste

L’azienda risente ancora, in parte, del periodo di pandemia: l’agriturismo è stato chiuso per tanto tempo e per molti mesi non ha visto la presenza di turismo. Già nelle due estati passate, tutti hanno cercato di rimboccarsi le maniche per far ripartire l’agriturismo e l’azienda. Cercheremo anche noi di dare una mano con piccole attività di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, soprattutto in relazione ai lavori agricoli che ci saranno da svolgere nei mesi del campo:


- giardinaggio
- potatura degli ulivi (spollonatura)
- ripulitura e tinteggiatura di alcune zone della tenuta
- irrigazione
- pulizie
- manutenzione ordinaria

Informazioni utili

Come arrivare

in treno: Stazione di Monteroni D’Arbia 

in auto: saranno fornite dallo staff del campo tutte le informazioni necessarie

Ospitalità: si dorme in posto letto ospiti della struttura nel bene confiscato

Alimentazione: previa comunicazione l'alimentazione prevista durante il campo è pensata anche per celiaci ed allergie varie.

Materiali obbligatori da portare:  Cappello per il sole, Guanti  da lavoro, Borraccia, crema solare, quaderno degli  appunti e penna (altro verrà comunicato in  seguito).

 

Storia del bene confiscato 

l bene di Suvignano può essere considerato a pieno titolo un simbolo per la confisca alle mafie in Toscana, un esempio emblematico di quanto lo Stato cerchi di opporsi a quella criminalità organizzata che in Toscana, terra di ricchezze finanziarie e paesaggistiche, ricicli i propri guadagni illeciti e faccia affari.
La storia giudiziaria della tenuta inizia con il giudice Giovanni Falcone che nel 1983 sequestra l'azienda una prima volta all'imprenditore palermitano Vincenzo Piazza, sospettato di avere rapporti con Cosa Nostra e della quale si rivela un personaggio tutt’altro che secondario. Il costruttore siciliano ne rientra successivamente in possesso. Tra il 1994 e il 1996 arriva il secondo sequestro, affidato alla gestione di un amministratore giudiziario. Poi, nel 2007, la condanna e la confisca definitiva.
Dopo una lunga e controversa storia, il bene è stato destinato alla Regione Toscana che, in collaborazione con i comuni di Monteroni d’Arbia e Murlo, lo gestisce in prima persona. Dopo anni di stallo, si sono fatti i primi passi per restituire finalmente il bene alla comunità e ai cittadini: il conferimento delle quote sociali di “Agricola Suvignano” a Ente Terre Regionali Toscane, che già si occupa di altre
proprietà demaniali o in gestione, fa sperimentazioni in campo agricolo e forestale e tutela e valorizza le risorse genetiche autoctone.

Le Discipline è l’associazione braccio operativo di Libera Toscana e gestirà il campo. Si tratta di un’associazione di promozione sociale che nasce nel settembre del 2016 dopo anni di attività e gestione della Bottega dei saperi e dei sapori di Libera Terra (“La Disciplina della terra”) di Firenze. L’associazione è composta da giovani dai 18 anni in su che forti dell’esperienza all’interno di Libera e del lavoro di anni, sul territorio e nelle scuole, hanno deciso di fare un salto di qualità costituendosi associazione e promuovendo, attraverso la partecipazione politica e la formazione, i temi della legalità, della giustizia sociale e della cittadinanza
attiva.


Per ulteriori informazioni visita i link dei siti e le pagine social delle realtà che organizzano e/o ospitano il campo:
https://www.gonews.it/2018/10/25/suvignano-confisca-ritorno-attivita-agricola/

.https://www.facebook.com/LeDiscipline 

https://www.facebook.com/toscana.libera

https://www.instagram.com/lediscipline/

https://www.instagram.com/libera.toscana/

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