Campo per minorenni a Roma - Romanina
- Luogo: Roma (RM) - Lazio
- A chi è rivolto: dai 14 ai 17 anni
- Quota di partecipazione: 200,00 euro/persona
- Posti disponibili: 12
- Tipologia alloggio: A terra con sacco a pelo
- Tipologia campo: Residenziale
- Periodo: dal 17 giugno 2024 al 23 giugno 2024
- Posti esauriti
Il campo della Romanina nasce dall'attivismo del territorio e dalla rete di associazioni di cittadini che, dal 2018, hanno deciso di rianimare il quartiere e creare spazi di confronto e incontro. Questo quadrante è stato spesso raccontato come “enclave del clan” a causa della presenza criminale del clan dei Casamonica, ma i cittadini e le associazioni locali hanno lavorato per cambiare questa narrazione. Il campo mira a far conoscere ai partecipanti una realtà che risponde al fenomeno mafioso attraverso la forza della comunità, la memoria delle vittime innocenti delle mafie e la valorizzazione degli spazi pubblici come parchi, giardini e murales che testimoniano l'impegno collettivo per la trasformazione del quartiere.
Le associazioni locali, in collaborazione con Libera, comprendono circolo del Letture ad Alta Voce, il comitato di quartiere di Romanina, associazioni sportive, la scuola, il comitato genitori, Retake Romanina, gli scout Agesci, Siamo VII, la scuola di musica Ponte Linari, SPI CGIL, la rete No Bavaglio, l'Agisa, il comitato di quartiere di Campo Romano, l'Angsa, Made in Jail, la rete Cinest e l'ANPI.
Attività previste
Durante la settimana, le attività formative saranno incentrate sulla conoscenza del fenomeno mafioso, con particolare attenzione alla presenza del clan nel territorio e alla diffusione delle mafie a Roma e nel Lazio. Il programma prevede anche un focus sulla comunicazione e le mafie, l'importanza dell'impegno civico locale e la consapevolezza della presenza mafiosa nei luoghi di provenienza dei partecipanti. Tra le altre proposte formative, ci sarà un approfondimento sui beni confiscati, la memoria con una visita a Viale Amelia, luogo di memoria per la città di Roma.
Attività manuali previste
Le attività manuali includeranno la cura del territorio, la pulizia del parco e la realizzazione di segni e tracce di memoria per il quartiere. I partecipanti contribuiranno a trasformare il nuovo parco del quartiere, lavorando insieme alle realtà locali e alle istituzioni municipali per creare spazi di aggregazione e servizi culturali. Durante l'incontro con i gestori dei beni confiscati, tra cui Angsa, il comitato di quartiere di Campo Romano e Made in Jail, i partecipanti avranno l'opportunità di prendersi cura di un bene confiscato, contribuendo al suo mantenimento.
Momenti Pubblici:
Il campo includerà anche momenti pubblici come le presentazioni di libri e altre iniziative aperte alla cittadinanza, mirate a sensibilizzare e coinvolgere il pubblico sulla realtà del quartiere e sull'importanza della lotta alle mafie.
Informazioni utili
Come arrivare:
in treno: Tiburtina (metro b direzione laurentina fino a Termini , poi cambio con linea direzione Anagnina, fermata Anagnina) o Termini (poi metro A direzione Anagnina fino Anagnina)
in bus: Da metro A Anagnina Atac bus 502, 047
in aereo: Ciampino , Fiumicino .
Ospitalità: al chiuso con materassini e sacchi a pelo
Alimentazione: I pasti saranno predisposti dallo staff del campo in collaborazione con i/le partecipanti e, previa comuniczione, potranno andare incontro alle esigenze dei partecipanti in relazione ad allergie o intolleranze (compresa la celiachia) e alla richiesta di diete vegetariane o vegane
Materiali da portare: Crema solare, shampoo, materassino/sacco a pelo, asciugamani ,costumi, guanti da lavoro,vestiti comodi per attività pratiche, borraccia
Materiali consigliati da portare: Antizanzare , gavetta campeggio , penne e quaderno .
Storia del bene confiscato
Il campo si svolge intorno al parco e alle aree comuni del quartiere, tra cui la scuola locale, che negli anni sono diventati spazi di incontro e aggregazione per la comunità. La scuola, in particolare, si è aperta alla comunità locale, diventando un attore attivo nella lotta alle mafie e nella promozione della giustizia sociale.
Tra i beni confiscati di maggiore importanza vi è quello gestito da Made in Jail e il polo di beni confiscato ai Casamonica, gestito da Angsa, dal comitato di quartiere di Campo Romano e dall'asilo Savoglia. Questi beni rappresentano esempi concreti di come la comunità possa trasformare spazi precedentemente controllati dalla criminalità organizzata in luoghi di inclusione e crescita sociale.