Campo per gruppi a San Giuseppe Jato

  • Luogo: San Giuseppe Jato (PA) - Sicilia
  • A chi è rivolto: dai 18 anni in su
  • Quota di partecipazione: 200,00 euro/persona
  • Posti disponibili: 12
  • Tipologia alloggio: Posto letto presso il bene confiscato
  • Tipologia campo: Residenziale
  • Periodo: dal 5 agosto 2024 al 11 agosto 2024
  • Posti esauriti

E!State Liberi! a San Giuseppe Jato

I campi E!state Liberi!, rappresentano un importante momento in cui le cooperative hanno la possibilità di aprirsi e farsi conoscere restituendo l’esperienza maturata negli anni in termini di valorizzazione dei beni confiscati, mostrando in modo pratico che, con professionalità e impegno, è possibile creare impresa economica legale, auto sostenibile e capace di stare sul mercato. 

I campisti, attraverso un percorso formativo ed esperienziale, avranno modo di conoscere l’opera delle cooperative e il territorio in cui lavorano prendendo coscienza del valore che rappresentano il riscatto economico ma anche quello sociale.

Un territorio difficile ma ricco di storia e memoria. Un territorio dove alla mafia si è sempre contrapposta la lotta per i diritti, a partire dal movimento contadino del secondo dopo guerra ed ancor prima il movimento dei Fasci dei Lavoratori Siciliani. Tale contrapposizione raggiunge il suo culmine con la strage di Portella della Ginestra avvenuta il 1º maggio 1947, che ha rappresentato un tragico episodio nella storia italiana. Il memoriale che la ricorda è il simbolo della lotta politica e sociale dell'epoca.

Nelle campagne attorno al paese di San Giuseppe Jato si trova, inoltre, Il "Giardino della Memoria". Un bene confiscato, restituito alla collettività, dedicato ai bambini vittime innocenti della mafia, incluso Giuseppe Di Matteo, la cui giovane vita è stata stroncata  proprio in questo luogo. Questo Giardino è il simbolo della memoria e del ricordo di coloro che hanno perso la vita a causa della violenza mafiosa in tenera età.

 

Attività formative previste

I campisti svolgeranno le attività di impegno e conoscenza sui terreni confiscati affiancando i soci delle cooperative maturando esperienze legate ai cicli colturali delle produzioni condotte dalle stesse sul territorio dell’Alto Belice Corleonese diversificate rispetto a quello che sarà il mese / settimana in cui si svolgerà il campo.

Il tutto si svolgerà affiancando attività di approfondimento sui temi della legalità e incontri e testimonianze con figure attive nella cooperazione e nella valorizzazione dei beni confiscati (le stesse Cooperative Libera Terra, Consorzio Libera Terra Mediterraneo, Legacoop Sicilia, etc), nel contrasto alle mafie (Casa Memoria Impastato e CIDMA) o significative per la storia di questi luoghi (reduci della strage di Portella della Ginestra, visita al Giardino della Memoria). Oltre alle testimonianze dei familiari vittime innocenti di mafia che danno il senso della memoria e dell’impegno quotidiano per la creazione di un paese più equo e giusto.

 

Attività manuali previste

 

Attività di impegno e conoscenza previste a Luglio: l’attività prevalente che svolgeranno i campisti durante questo periodo è l’affiancamento ai soci delle cooperative durante la spollonatura e il condizionamento della vegetazione dei vigneti  e uliveti confiscati e affidati alle cure delle coop. Placido Rizzotto - Libera Terra e Pio La Torre - Libera Terra.

Attività esperienziali previste a Agosto / Settembre: l’attività prevalente che svolgeranno i campisti durante questo periodo è l’affiancamento ai soci delle cooperative durante vendemmia presso i vigneti confiscati e affidati alle cure delle coop Placido Rizzotto - Libera Terra e Pio La Torre - Libera Terra. Inoltre è possibile che svolgano un’ esperienza di affiancamento finalizzata a supportare la raccolta dei pomodori. 

Tra le attività, previo raccordo con il Comune di San Giuseppe Jato, sarà possibile integrare l’affiancamento ai soci delle cooperative nella cura dell’area verde del parco urbano dedicato a Giuseppe Di Matteo. Il parco, realizzato nel centro urbano di San Giuseppe Jato, è stato realizzato su un bene confiscato alla mafia. 

 

Informazioni utili

Come arrivare:

In treno: Distanza Stazione Centrale Palermo/San Giuseppe Jato 28,8 KM. San Giuseppe Jato non è coperta da una stazione ferroviaria, occorre scendere due fermate prima dell’arrivo alla stazione centrale di Palermo (stazione Orleans) e prendere il pullman della linea AST Montevago/S.S. 624/S.Giuseppe Jato/Palermo che effettua tre corse dalle 13:00 alle 18:30 dei giorni feriali. Per gli orari precisi consultare il link: http://www.aziendasicilianatrasporti.it/opencms/opencms/ASTHtml/Orari/OrariPalermo_folder/ORARIOestPA05.htm 

In aereo: Distanza aeroporto /San Giuseppe Jato 45,6 KM dall'aeroporto Falcone e Borsellino fino alla Stazione centrale, ogni mezz'ora. Due fermate prima della stazione Centrale è la stazione Orleans, quella indicata per l'ultimo tragitto in pullman.

In autobus: Da fermata Via Brasa – Palermo. Pullman della linea AST Montevago/S.S. 624/S.Giuseppe Jato/Palermo che effettua tre corse dalle 13:00 alle 18:30 dei giorni feriali. Per gli orari precisi consultare il link: http://www.aziendasicilianatrasporti.it/opencms/opencms/ASTHtml/Orari/OrariPalermo_folder/ORARIOestPA05.htm

In auto: Da Palermo, percorrere la SS 624 Palermo-Sciacca fino all'uscita San Giuseppe Jato.


Ospitalità: Si dorme nei locali dell'immobile confiscato gestito dalla Cooperativa Placido Rizzotto Libera Terra, con camere da 3 a 8 posti letto. Il campo presenta barriere architettoniche.

Alimentazione: L’alimentazione è pensata sia per celiaci e allergie varie che per vegani e vegetariani. La cucina è gestita direttamente dai campisti con la supervisione del responsabile di campo. I/Le campisti/e avranno a disposizione un budget ponderato da poter spendere presso un piccolo market convenzionato con la cooperativa.

Materiali obbligatori da portare: Federe per cuscini, lenzuola e asciugamani. T-shirt in eccesso per avere sempre ricambi, rispetto alle attività di impegno da svolgere che nel periodo estivo comportano una copiosa sudorazione, e costume da bagno. Scarponi da trekking. Cappellino per proteggere la testa dal sole battente. Pantaloni lunghi per prevenire la possibilità di essere morsi da zanzare e insetti.

Materiali consigliati da portare:Guanti da lavoro (in pelle se possibile), zainetto per escursioni, borraccia, crema solare, difese dalle zanzare.

 

Storia del bene confiscato

Il bene confiscato che ospita i campisti è una piccola villetta rurale confiscata al mafioso Vito Brusca, il bene amministrato dal Consorzio Sviluppo e Legalità costituitosi nell’agosto del 2000 tra i comuni dell’Alto Belice Corleonese è stato dato in gestione alla Cooperativa Placido Rizzotto Libera Terra nel 2011. Una volta svolti i lavori di ristrutturazione e risistemazione del bene è stato adibito a foresteria per ospitare i campisti aderenti ai campi di Estate Liberi di San Giuseppe Jato. La villetta è allocata a circa 3,9 km dal centro abitato di San Giuseppe Jato nello splendido scenario dell’Alto Belice Corleonese.

 

Siti web: 

www.liberaterra.it 

www.bottegaliberaterra.it 

 

Social:

www.facebook.com/liberaterra

https://www.instagram.com/libera_terra/ 

https://twitter.com/LiberaTerra 

Diario del campo

Sin da quando ero piccola ho sentito parlare di mafia e criminalità organizzata ma mai prima d'ora ero riuscita a percepire le dimensioni di questa organizzazione, a comprenderne la vera essenza, a darne una definizione.
Le discussioni in famiglia e tra gli amici, gli approfondimenti a scuola e in televisione, i libri che ho letto non sono mai stati abbastanza per me: avevo bisogno di toccare con mano, di camminare nei luoghi che sono stati il teatro di tante scelleratezze, di ascoltare le testimonianze dalle stesse voci di chi, quelle disgrazie, le ha vissute sulla propria pelle.
Grazie al campo di impegno e formazione E!State Liberi! Sono riuscita a soddisfare la mia curiosità… ma ho anche vissuto un'esperienza che è andata oltre le mie aspettative.
Ho sentito il racconto emozionato del piccolo Giuseppe di Matteo, e le parole di quel racconto rimbombavano tra le mura del luogo che è stata la sua ultima prigione.
Un ringraziamento va a LIBERA e alla mia Università, senza le quali non avrei avuto la possibilità di vivere questa esperienza unica. Un Grazie di cuore a Francesco che con pazienza ha saputo guidarci passo dopo passo.

Cristina, Campo di San Giuseppe Jato

Messaggio del 15 luglio 2018

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