Campo per minorenni e maggiorenni a Roma - Pigneto
- Luogo: Roma (RM) - Lazio
- A chi è rivolto: dai 14 ai 25 anni
- Quota di partecipazione: 200,00 euro/persona
- Posti disponibili: 15
- Tipologia alloggio: Al chiuso con materassino e sacco a pelo
- Tipologia campo: Residenziale
- Periodo: dal 2 agosto 2024 al 8 agosto 2024
Il campo di E!State Liberi Pigneto rappresenta un’esperienza di impegno in uno dei quartieri divenuto un nodo centrale dell’attivismo romano. Una settimana di incontri, dibattiti e attività all’insegna dei valori dell’antimafia. Il Pigneto, luogo in cui si svolgeranno la maggior parte delle attività del campo, si trova nel quadrante est della Capitale, un quartiere ricco di associazioni che si attivano ogni giorno per rendere le sue strade e le sue piazze luoghi sempre più accoglienti per tutti e tutte. Il campo avrà come filone narrativo il tema della "cura" delle relazioni, del territorio, dei suoi spazi comuni e delle storie di vittime innocenti delle mafie.
L'esperienza sarà l’occasione per incontrare le realtà che si occupano quotidianamente di contrasto alle disuguaglianze e di animazione territoriale, per costruire insieme momenti di comunità rivolti ai cittadini e alle cittadine del quartiere. I ragazzi e le ragazze avranno la possibilità concreta di valorizzare alcuni luoghi e sarnno protagonisti e protagoniste nell'organizzazione di eventi territoriali insieme alla comunità del Pigneto.
Attività formative previste
Il tema centrale del campo sarà “la cura”, che verrà declinato nei suoi vari aspetti, attraverso attività pratiche e formazioni laboratoriali. Approfondiremo la natura del fenomeno mafioso nella città di Roma e nel quartiere che ospita il campo. Un tema centrale dell’esperienza sarà la memoria delle vittime innocenti delle mafie. Verranno infatti forniti ai ragazzi e alle ragazze strumenti sul senso e il ruolo della memoria viva, per poi costruire un momento di testimonianza con il familiare di una vittima. Tra un aperitivo con i prodotti delle cooperative di Libera Terra e l’incontro con una realtà che gestisce beni confiscati a Roma, affronteremo il tema dell’impatto delle disuguaglianze e della presenza criminale nei territori; quindi la possibilità di riscatto attraverso il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.
Attività manuali previste
Le attività di impegno concreto sul territorio saranno portate avanti insieme alle realtà che lo animano quotidianamente, come associazioni di genitori, circoli Arci, gruppi scout. I ragazzi e le ragazze daranno una mano nella ristrutturazione, sistemazione e abbellimento di un campetto di calcio al Pigneto, un luogo aperto alla comunità e curato da una rete di associazioni del territorio. Un'altra attività in cui saranno impegnati e impegmate i partecipanti e le partecipanti saranno delle attività di mutualismo insieme all’associazione Nonna Roma.
Informazioni utili
Come arrivare:
In treno: Stazione Roma Termini - prendere la metropolitana linea A direzione Anagnina, scendere a San Giovanni e prendere la metropolitana linea C direzione Pantano. Scendere alla fermata Pigneto.
In aereo: Aeroporto di Fiumicino - prendere il treno per Roma Termini e successivamente prendere la metropolitana linea A direzione Anagnina, scendere a San Giovanni e prendere la metropolitana linea C direzione Pantano. Scendere alla fermata Pigneto.
In autobus: Stazione Tiburtina - Stazione Anagnina.
Per eventuali trasporti dalle stazioni di arrivo al luogo del campo occorre accordarsi con il referente del campo.
Ospitalità: si dorme all'interno di una struttura al chiuso in camerata con materassino e sacchi a pelo.
Alimentazione: l’alimentazione è pensata sia per celiaci e allergie varie che per vegani e vegetariani.
Materiali obbligatori da portare: materassino e sacco a pelo, scarpe da ginnastica, abbigliamento comodo, costume da bagno, ciabatte/infradito e borraccia.
Materiali consigliati da portare: cappellino per il sole, crema solare, infradito, spray antizanzare.
STORIA DELLA REALTA’ OSPITANTE:
Il nome “Pigneto” deriva dall’appellativo dato al quartiere da un’antica famiglia romana ed evoca i grandi pini presenti all’epoca, quando al posto del quartiere sorgevano vigneti, ville e orti. Nel 1800 il quartiere nasce come borgata popolare. È stato un attivo durante la resistenza partigiana e come San Lorenzo ha subito i bombardamenti alleati. L’impegno nella resistenza si è tradotto in impegno politico e il quartiere rappresenta oggi uno dei nodi dell’attivismo romano. Negli ultimi anni è diventato il luogo di ritrovo di ragazze e ragazzi da tutta la città e le realtà associative che lo caratterizzano si battono per la promozione di attività culturali e sociali e per un modo di vivere il quartiere che non sia unicamente finalizzato al consumo.
Link utili: https://www.instagram.com/p/C5jDSV5tbkg/?igsh=Zmk3dHk1cWxuMHAx