Firmato il protocollo di intesa fra il Commissario Unico alle bonifiche e Libera
Obiettivi comuni per promuovere la sostenibilità nei procedimenti di bonifica
E' stato firmato il protocollo di intesa fra il Commissario Unico alle bonifiche e Libera. L’accordo ha lo scopo di realizzare un’azione incisiva di collaborazione sinergica: unendo gli sforzi verso obiettivi comuni, al fine di promuovere la sostenibilità nei procedimenti di bonifica attraverso il miglioramento degli standard di trasparenza alla luce dei massimi valori etici di legalità.
"Come cittadino, seguo da anni le lotte e le azioni poste quotidianamente da Libera e ho trovato corretto prezioso che anche nell'incarico di Commissario si debba cercare un unione di intenti per la promozione della cultura della Legalità", ha commentato il generale Giuseppe Vadalà. Per il Commissario unico alle bonifiche "Libera è un entità inestimabile per il nostro paese e per noi, della task force dei carabinieri impiegati nei lavori di bonifica è un onore poter condividere con le donne e gli uomini dell'associazione percorsi mirati, nella salvaguardia ambientale, alla della legalità al fine di sconfiggere, in ogni contesto, qualsiasi tipologia di mafia o comportamento mafioso. Sono davvero emozionato di poter siglare un accordo così prezioso come quello di oggi."
"Occorre avere la capacità di distinguere la sacralità delle istituzioni dalle persone che le governano - ha commentato il presidente di Libera, don Luigi Ciotti a margine della presentazione del protocollo siglato con il Commissario unico per le bonifiche -, noi oggi abbiamo delle persone stupende nel nostro Paese, uomini che fanno onore alle istituzioni e portano avanti il loro impegno a servizio del bene comune e nella dimensione dell'etica. Ma abbiamo anche, e a volte fa più notizia- ha detto don Ciotti - persone che non fanno onore alle istituzioni. La società consapevole e responsabile deve collaborare con le istituzioni se fanno le cose bene, creare un rapporto di corresponsabilità ed essere una spina nel fianco se chi ci governa non fa le cose che devono essere fatte".