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Libera ammessa parte civile nel Processo veterinaria Palermo

L'appuntamento per il 28 novembre al Tribunale di Palermo alle 9,30 e al pomeriggio presso La Bottega di Libera in Piazza Castelnuovo 13 alle ore 16,00 .

In questi mesi si sta celebrando a Palermo il processo penale contro Giambruno e altri, nato dall'inchiesta sulla gestione del Dipartimento di Veterinaria dell'Asp di Palermo, per diversi reati relativi a irregolarità nella gestione e per intestazione fittizia di beni.

Libera ammessa come parte civile nel processo penale solo per il reato di intestazione fittizia, ribadisce “Intendiamo partecipare come cittadini e come operatori della sanità per essere testimoni di una società civile che ritiene che la professione veterinaria sia uno dei primi baluardi di una sanità pubblica capace di mettere il cittadino al centro delle proprie azioni, senza prestare il fianco a interessi di parte. Con la nostra presenza vogliamo essere vicini ai veterinari che hanno consentito di arrivare ad aprire una luce su quello che è accaduto negli anni passati nel settore veterinario di Palermo, con la logica di usare quello che è avvenuto in questo territorio per iniziare a costruire gli anticorpi per un futuro che veda la professione veterinaria capace ogni giorno di assumere “l’etica come professione”, per citare le parole di Luigi Ciotti.”

Il processo di Palermo è una tappa di un percorso formativo e di crescita culturale iniziato due anni fa che mette al centro l’etica della professione veterinaria. Un percorso di approfondimento e crescita, intrapreso con i ragazzi delle 13 scuole universitarie di veterinaria italiane, sui temi dell’etica, dei valori e dell’importanza di una professione al solo servizio dei cittadini.

"Vogliamo essere custodi del patto di fedeltà e onore che i professionisti si assumono quando decidono di stare al servizio del Paese, esercitando la professione. Oggi- dichiara Enza Rando, ufficio presidenza Libera - più che mai quel patto è insidiato dalle mafie che hanno necessità di servirsi delle professioni. Nel nostro Paese manca la consapevolezza di essere strumento di mafie e di esserlo particolarmente come professioni. L’esperienza di tantissimi processi mette in evidenza come i professionisti possano essere attori non solo di collusioni e connivenze consapevoli con le mafie e il malaffare, ma anche di servitù, inconsapevoli, come spesso sono, di appartenere a quella zona grigia delle infiltrazioni che usano le professioni senza nemmeno il bisogno di corromperle.”

Un circolo vizioso che possiamo e vogliamo spezzare nel sapere aprirsi ed agire accogliendo chi ha il coraggio di parlare e di stare dalla parte della legalità affermando il principio di fedeltà e di onore delle professioni per testimoniare l’esistenza di un corpo sano capace di tutelare la salute dei cittadini.

L’appuntamento è per il 28 novembre al Tribunale di Palermo alle 9,30 e al pomeriggio presso La Bottega di Libera in Piazza Castelnuovo 13 alle ore 16,00 per un approfondimento sul tema dell’Etica nella professione veterinaria, insieme a Libera Palermo. All’incontro sono invitati cittadini e operatori che vogliono approfondire queste tematiche.

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