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Confiscati Bene 2.0: online il portale che monitora i beni confiscati alle mafie

Confiscati Bene 2.0: online il portale che monitora i beni confiscati alle mafie

La piattaforma open source realizzata da Libera in con collaborazione di OnData e Fondazione TIM.

Un clic per conoscere tutto sui beni confiscati alle mafie, quanti sono, dove sono e come sono utilizzati, le tante belle storie di buone pratiche. E' online Confiscati Bene 2.0, il primo portale nazionale per la trasparenza e la promozione del riutilizzo dei beni confiscati alle mafie realizzato dall’associazione Libera con la collaborazione di OnData e Fondazione Tim.

Quanti sono, dove sono, come vengono riutilizzati i beni confiscati in Italia? Confiscati Bene 2.0 promuove con trasparenza il riutilizzo sociale dei beni sottratti alle mafie e risponde a queste domande, raccogliendo e fornendo open data completi, fruibili, aggiornati, sul bene e sulla sua destinazione, in una sorta di "monitoraggio civico". Il portale monitora gli oltre 14mila immobili confiscati alle mafie creando di fatto un punto di riferimento importante per chi č interessato ad operare in questo contesto. La piattaforma, basata su tecnologie Open-Source, raccoglie inoltre il racconto di tante pratiche di riutilizzo istituzionali e sociali che possono ispirare proposte di ulteriori nuovi progetti.

Ad oggi, in Italia, i beni confiscati sono oltre 23 mila, di cui 14 mila gia' destinati agli enti locali e pronti per essere riutilizzati dalla cittadinanza. La prima regione in Italia per presenza di beni confiscati destinati e' la Sicilia, con oltre 6 mila immobili. Secondo una ricerca di Libera, inoltre, sono piu' di 750 le realta' sociali che gestiscono beni confiscati. Tra queste, 400 sono associazioni non profit e di volontariato, oltre 180 sono cooperative sociali che prevedono il reinserimento lavorativo di persone con disabilita' e 13 sono scuole di diverso ordine e grado, che riutilizzano i beni confiscati per le attivita' didattiche. Eppure, sempre secondo quanto riporta Libera in una ricerca sulla percezione delle mafie condotta su 10 mila persone, sebbene su tre intervistati ce ne sono due che dicono di essere a conoscenza di beni confiscati, meno della meta' di loro ha informazioni chiare e precise sugli stessi. Inoltre, la piattaforma fornisce anche indicazioni su bandi e avvisi pubblici per le assegnazioni e il racconto di best practice istituzionali.

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