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"Il PNRR ai raggi X" II edizione

Libera e Gruppo Abele presentano il Rapporto che fotografa l'attivazione e la conoscibilità dei progetti del PNRR

Grande è la confusione sotto il cielo del PNRR. Da mesi si parla di PNRR di bandi, di riformulazione di progetti ma la verità è che il PNRR continua ad essere una piano misterioso: siti istituzionali incompleti, dati che non coincidono, una trasparenza che viaggi su binari diversi e mai coincidenti. La denuncia arriva da Libera e Gruppo Abele che presentano la II Edizione del rapporto Il PNRR ai raggi X” che fotografa l'attivazione e la conoscibilità dei progetti del PNNR. Il rapporto curato Progetto Common - Comunità monitoranti di Libera e Gruppo Abele in collaborazione con la rivista lavialibera è un monitoraggio civico che ha visto la partecipazione di 124 volontarie e volontari dei presidi territoriali di Libera.

Il rapporto parte dal presupposto che visto l'assenza e la carenza di dati a livello centrale come Libera e Gruppo Abele abbiamo monitorato e censito i progetti dal basso, chiedendo conto direttamente ai 109 comuni capoluoghi di provincia, in quanto soggetti attuatori di PNRR, nel momento in cui hanno certificato e messo a bilancio le risorse del Piano. Con la nostra metodologia è stato possibile mappare 1731 progetti per 92 dei 109 Comuni capoluogo di provincia" per una spesa totale di circa 6 miliardi di euro. Per 133 dei 1731 progetti mappati non è stato possibile individuare il CUP (codice unico di progetto) una sorta di “codice fiscale” dato essenziale per l’identificazione di un progetto. Confrontando il dataset di Libera con i dati sui progetti di PNRR rilasciato in Italia Domani (giugno 2023) c’è una gigantesca differenza che non si riesce a spiegare: 900 progetti (o meglio CUP, codici unici di progetto) dei 1598 mappati da Libera non sono presenti (o almeno non sono coincidenti) nel database istituzionale: una differenza per il 56%, ben oltre la metà.

I dati risultano ancora diversi se si va a incrociare il database di Libera con quello reso disponibile dall’Autorità anticorruzione (ANAC) . Di 1598 risultano 328 progetti (o meglio CUP) mappati da Libera (il 21% di quelli verificabili) non presenti o almeno non coincidenti con questo database istituzionale al 05/06/2023 . Se proviamo a comparare il database di Libera con entrambi i database (Italia Domani e “ANAC/OpenBDAP sono166 (10% di quelli del nostro database) i progetti (o meglio i CUP) che esistono solamente nel nostro database.

"Per capire davvero dove sia il PNRR, il rispetto dei principi della completezza e della certezza dei dati dovrebbe essere un’indispensabile premessa. Tuttavia, i risultati che presentiamo vanno nella direzione opposta e la trasparenza è ancora una chimera.Non possiamo perdere l’occasione del PNRR. Il cambiamento passa per la capacità dello Stato di garantire partecipazione e rendicontabilità." Leonardo Ferrante, Responsabile del progetto Common - Comunità monitoranti di Libera e Gruppo Abele

Cinque le questioni sollevate dal rapporto di Libera e Gruppo Abele al decisore nazionale e locale, rispetto al PNRR:

  • Perché i dati da noi raccolti interpellando i Comuni non coincidono con quelli istituzionali? E che ne è dell’unicità del dato per i progetti di PNRR?
  • Come facciamo a ricostruire la filiera informativa dei progetti di PNRR fin dalla fase decisionale, se vengono cambiati in corsa gli elementi tramite i quali poter confrontare i dati?
  • Quando è prevista la pubblicazione del portale di PNRR fondato su “trasparenza, semplicità, immediatezza e personalizzazione”, per come promesso nel PNRR stesso?
  • Perché questo duplice rilascio con tempistiche inusuali? E con quale frequenza saranno aggiornati i dati d’ora in avanti?
  • Quanti e quali sono quindi i progetti di PNRR oggi attivi in Italia?

In seguito alla gran confusione e l'impossibilità di ottenere informazioni pulite e chiare in un clima politico insofferente a qualsiasi forma di controllo esterno, Libera e Gruppo Abele avanzano al Governo due proposte: istituire un portale unico nazionale che diffonda i dati aggiornati e trasparenti sul Piano; alle amministrazioni comunali di dotarsi di pagine specifiche per i progetti, così che non possano esserci dubbi sul come e il perchè un comune decida di utilizzare le risorse del Piano.

Riteniamo che un buon modo per generare un modello di attuazione del PNRR che risulti più resistente all’infiltrazione corruttiva e dei clan è nella ricerca di risposte alle domande che presentiamo in questo report, capaci di attivare un processo virtuoso che può e deve tradursi in soluzioni organizzative concrete da parte dei decisori, tanto a livello nazionale che locale.

"Oltre alle mancate risposte dei Governi (i due precedenti e l’attuale) alle richieste di maggior trasparenza e coinvolgimento diffuso formulate dai soggetti civici, è andato maturando un clima di insofferenza verso ogni tipo di supervisione e controllo esterno, tanto quello diffuso, che quelli di carattere istituzionale. Il decisionismo forzoso dell’esecutivo, dettato dalla paura delle scadenze incombenti, pare voler rifuggire dai lacci e lacciuoli – e dunque anche dalle responsabilità – della trasparenza e della verificabilità.” Francesca Rispoli, ufficio presidenza Libera

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