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Mai più fascismi: qui ed ora c'è una minaccia per la democrazia

"Mai piu' fascismi": e' l'appello lanciato da 23 associazioni a tutte le istituzioni democratiche per sottolineare la minaccia in atto per la democrazia e per ribadire i valori impressi nella nostra Costituzione. Applicare la Costituzione e le leggi per impedire alle formazioni neofasciste di presentarsi alle elezioni e sciogliere le loro organizzazioni. Lo chiedono un cartello di associazioni, movimenti, sindacati per sottolineare la minaccia in atto per la democrazia e per ribadire i valori impressi nella nostra Costituzione."Sollecitiamo ogni potere pubblico e privato - si legge nell'appello - a promuovere una nuova stagione di giustizia sociale contrastando il degrado, l'abbandono e la povertà che sono oggi il brodo di coltura che alimenta tutti i neofascismi. Invitiamo le Istituzioni a operare perche' lo Stato manifesti pienamente la sua natura antifascista in ogni sua articolazione, impegnandosi in particolare sul terreno della formazione, della memoria, della conoscenza e dell'attuazione della Costituzione".

E si lancia un allarme democratico richiamando alle proprie responsabilità tutti i livelli delle Istituzioni affinché si attui pienamente la XII Disposizione della Costituzione ("E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista") e si applichino integralmente le leggi Scelba e Mancino che puniscono ogni forma di fascismo e di razzismo". Per questo, specialmente in ottica delle elezioni alle porte "esortiamo le autorità competenti a vietare nelle competizioni elettorali la presentazione di liste direttamente o indirettamente legate a organizzazioni, associazioni o partiti che si richiamino al fascismo o al nazismo, come sostanzialmente previsto dagli attuali regolamenti, ma non sempre applicato, e a proibire nei Comuni e nelle Regioni iniziative promosse da tali organismi, comunque camuffati, prendendo esempio dalle buone pratiche di diverse Istituzioni locali". Per ultimo, si chiede dunque che le organizzazioni neofasciste o neonaziste siano messe nella condizione di non nuocere sciogliendole per legge, come già avvenuto in alcuni casi negli anni 70 e come imposto dalla XII Disposizione della Costituzione.

FASCISMO, DON CIOTTI: IN ITALIA PROCESSO LIBERAZIONE NON ANCORA FINITO

“Nella costituzione ci sono le istruzioni per archiviare una volta per tutti i fascismi, perché finché non lo facciamo il processo di liberazione non sarà ancora terminato: un paese soggiogato dalla mafia e dai sentimenti fascisti non è un paese libero. In Italia hanno gioco facile i discorsi demagogici che approfittano della fragilità di tante storie e fanno appello a muri, confini, e concetti scientificamente infondati e che hanno dato vita a tante tragedie come quella della razza. Il riemergere di queste aberranti ideologie sorge anche dalle fragilità di questo paese: il fascismo che riemerge è sintomo di una democrazia pallida e di una politica che serve poco il bene comune. Le leggi non bastano ma vanno applicate. Il processo di liberazione in Italia non e' terminato, quello di nuovi fascismi e' un rischio reale e non un fatto di folklore"

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