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Fnsi e Libera, giovedì 16 novembre manifestazione a Ostia

Fnsi e Libera promuovono una manifestazione  all'indomani dell'aggressione ai giornalisti di Nemo-Raidue Daniele Piervincenzi e Edoardo Anselmi : «Chiediamo a tutti coloro che hanno a cuore i temi della legalità e della libertà di stampa di partecipare.

L'aggressione di Ostia non è stato solo un atto violento e squadristico contro i cronisti, ma anche un'aggressione all'articolo 21 della Costituzione e al diritto dei cittadini ad essere informati. Per questo dobbiamo reagire insieme chiamando in piazza cittadine e cittadini che credono nella Costituzione, nella legalità, nella libertà di informazione, nel diritto ad una vita dignitosa liberata da mafie, malaffare, corruzione.

Fnsi e Libera, insieme con l’Ordine dei giornalisti, invitano cittadini, associazioni, istituzioni a ritrovarsi giovedì 16 novembre, a partire dalle ore 17, in piazza Anco Marzio a Ostia e chiedono a tutti coloro che hanno a cuore i temi della legalità, della libertà di informazione e del diritto dei cittadini ad essere informati  di partecipare senza simboli di parte o di partito, ma possibilmente portando con sé una penna, un microfono o una macchina fotografica e una copia della Costituzione. 

Interverranno: il segretario generale e il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti; il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Carlo Verna; alcuni cronisti costretti a vivere sotto scorta. Conclude don Luigi Ciotti.

 

Per aderire: organizzazione@libera.it

Adesioni: 

Ordine Nazionale Giornalisti; UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) ;Usigrai; Libera Informazione; Rete No Bavaglio; Articolo 21; Unione Giornalisti Pensionati; Ordine Giornalisti Lazio; Associazione Stampa Romana; Rete Numeri Pari; Cgil; Cisl; Uil; Legambiente; Associazione A Mano Disarmata; Equality Italia; ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Antifascisti); Associazione A.M.I.C.A.; Comitato Salvaguardia Grottaperfetta; Puntoeacapo (associazione di giornalisti); Associazione Progetto Diritti onlus; Associazione ParteCivile- Marziani in Movimento; ANPI Nazionale e Anpi Roma; UISP Roma; Forum Nazionale Agricoltura Sociale; Associazione Rita Atria-Giancarlo Siani onlus; Rete Mediterraneo Sociale; Associazione Laura Lombardo Radice; Circolo Arci Sparwasser; Coordinamento Banche del Tempo Roma; Doposcuola Popolare Amendola; Associazione JERUCE di Roma; InLiberaUscita Quotidiano; Comitato di Quartiere "Osteria del Curato"; Sos Razzismo; Fai Antiusura Roma; Associazione Joy e gli altri; Libertà e Giustizia; Associazione Stampa Umbra; Giovani Imprenditori Confartigianato Roma; Cngei sezione Fiumicino; AntimafiaDuemila; Confartigianato Imprese Roma; Fondazione Luigi Di Liegro; Link Roma; Cngei Bracciano; MIEAC (Movimento di Impegno Educativo Azione Cattolica) ; FLC CGIL Roma e Lazio; Unione Comitati Ostia; UdS Roma; C.I.A.O. Onlus; Riprendiamoci Roma; Gaynet Roma; Associazione Punto D di Ostia; Coordinamento Sociale IX Municipio; Associazione delle Istituzioni Culturali Italiane; Associazione di Quartiere Collina della Pace; Associazione Mare Libero; Assostampa Friuli Venezia Giulia; Sindacato unitario giornalisti della Campania; WWF, Uisp Nazionale; Giornale Radio Sociale;Comitato OstiAttiva; SalviamoilParcodellaMadonetta; Movimento Nonviolento - Roma; ANED ( Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti);  CNA-Roma.

 

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Luigi Ciotti: “ Un grave episodio che non deve oscurare un 'Ostia bella e onesta che si impegna per il bene comune”

Innanzitutto questo episodio, per quanto gravissimo, non deve oscurare la presenza di un’altra Ostia fatta di persone e associazioni che si ribellano a ogni forma di violenza e di sopruso. Un’Ostia bella e onesta, che crede e s’impegna per il bene comune. Ben venga la condanna generale perché l’aggressione è un fatto gravissimo, ma occorre anche riflettere sulle condizioni che l’hanno reso possibile. Parlo di quella mafiosità diffusa – commistione di criminalità organizzata, politica e economica – che in diversi contesti ha raggiunto livelli allarmanti e che ci costringe ad aggiornare i criteri di valutazione dei fenomeni mafiosi. L’informazione vera, quella che va davvero a vedere come stanno le cose, è uno strumento indispensabile per aiutarci a capire cambiamenti di fronte ai quali ancora troppi fingono di non vedere.Ben venga l'indignazione generale, le manifestazioni e le iniziative di solidarietà. A patto che siano sincere, non occasionali, non strumentali. Seguite da fatti che comprovino le parole e gli impegni presi. Nessuno può mettere il cappello sulla lotta alle mafie e alla corruzione. È una battaglia di civiltà, come diceva Falcone, che chiama in causa le coscienze e l’impegno di tutti.

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