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Droga. Storie che ci riguardano

Droga. Storie che ci riguardano

In libreria il nuovo libro di Luigi Ciotti, da più di quarant'anni in prima linea sulla lotta alla droga e al narcotraffico mafioso.

«Ho incontrato moltissimi ragazzi, a
partire da quegli anni, ho seguito il loro
cammino di faticosa rinascita nelle
nostre strutture di accoglienza e mi
sono convinto che di due cose avevano
soprattutto bisogno: ascolto e
attenzione. [...] La chiave era e resta la
relazione»
Luigi Ciotti

Questo è un libro che parla di droghe. E lo fa per scongiurare un grande rischio che questo tema porta con sé: che a occuparsene siano demagoghi incompetenti e spregiudicati, condizionati dalla più potente e diffusa delle droghe: quella del potere. Partendo da un’esperienza di quasi cinquant’anni – don Luigi Ciotti aprì il primo centro di accoglienza per tossicodipendenti in Italia nel 1973 – Droga. Storie che ci riguardano affronta la complessità dell’argomento dell’uso e abuso di sostanze e degli effetti di queste sulle vite di tutti giorni. Racconta le storie umane dietro la dipendenza, denuncia il narcotraffico – il più redditizio business delle mafie – e stimola un impegno costante verso il raggiungimento di normative e metodologie di recupero che siano umane, che non puniscano ma valorizzino la dignità e la ricerca di autonomia. «Sì, le sostanze stupefacenti possono uccidere. Non solo con l'overdose ma con leggi repressive, che nel consumatore vedono il criminale e non la persona fragile e bisognosa di aiuto»

Questo libro vuole smontare pregiudizi e stereotipi, promuovendo un pensiero della complessità, imprescindibile quando si affrontano questioni che toccano la vita delle persone, le loro fragilità, il loro bisogno di relazione e di senso. Le politiche proibizioniste miopi e l’assenza di strategie condivise possono causare molti danni: una consapevolezza diffusa su droghe e dipendenze è quindi l’unico strumento per scongiurare il pericolo che la politica si muova seguendo la demagogia populista e le logiche di potere invece del bene delle persone.

Educare, non punire

Le attuali legislazioni contro le droghe, ben lontane dall’estirpare il fenomeno delle dipendenze da sostanze, criminalizzano l’abuso di stupefacenti senza promuovere educazione e attenzione. «L’educazione al benessere psicofisico passa anche attraverso un approccio al tema delle droghe non “terrorizzante” bensì responsabilizzante» spiega don Ciotti nel capitolo Quando le droghe uccidono. Testimonianze dirette e stralci di vita raccontano la complessità e la fragilità delle persone che usano sostanze. A queste si affianca l’analisi dei dati aggiornati sui consumi: quali e quante droghe esistono, come si assumono, quali sono i trend. Senza dimenticare il grande tema delle mafie, che dal narcotraffico percepiscono il maggiore introito, e quello dell’AIDS, su cui da tempo si sono spenti i riflettori mediatici, don Luigi Ciotti ci invita a mantenere alta la guardia. E a compiere scelte di senso: «L’impegno contro la droga comincia nelle scuole e nelle famiglie, in quanto potenziali, formidabili veicoli di passione, di partecipazione, di formazione individuale e sociale». Storie, quindi, che ci riguardano tutti i giorni

Informazioni

Tel. 011/3859500 www.edizionigruppoabele.it

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